:Trama: Ci sono confidenze che non possono proprio aspettare la pausa caffè. Lo sanno bene Beth e Jeniffer, colleghe e amiche alla redazione del «Courier». Meno male che c’è la posta elettronica dell’ufficio per discutere ampiamente di fidanzati artisti che si fanno mantenere, allarmi gravidanza, imbarazzanti abiti da damigella per matrimoni in cui non sei mai tu la sposa.Peccato, però, che la direzione del quotidiano abbia deciso di installare un sistema che monitora i computer dei dipendenti per evitare che si facciano i fatti propri nelle ore di lavoro. Ogni volta che un messaggio presenta una parola sospetta, finisce dritto dritto nella casella di posta di un temutissimo, quanto sconosciuto, controllore.La spia che si muove nell’ombra si chiama Lincoln: nerd dall’animo romantico, plurilaureato dal cuore infranto, non s’immaginava certo di dover ficcare il naso nelle e-mail dei colleghi quando ha risposto a un annuncio per un impiego da “addetto alla sicurezza informatica”. Ma se vuole andare via di casa (quando hai ventotto anni e sei americano, vivere ancora con tua madre è praticamente un reato), qualcosa deve pur guadagnare.Per fortuna, la corrispondenza tra Beth e Jennifer, che infrange regolarmente le direttive del giornale, gli tiene compagnia nei monotoni turni di notte. E lui, venendo meno ai suoi obblighi, nel loro caso non manda mai note di rimprovero. Perché le due ragazze sono inoffensive e simpatiche, le loro storie lo divertono e lo appassionano. E perché ben presto si accorge di essere innamorato di Beth, senza averla mai vista. Ormai troppo preso per tirarsi indietro, non gli resterà che vincere la timidezza e uscire allo scoperto: ma come si fa a dichiarare un amore virtuale?Equivoci, batticuore e colpi di fulmine elettronici. Perché a volte, all’amore, non servono sguardi: basta un clic.
L'autrice:Rainbow Rowell. Si chiama Rainbow perché i genitori erano hippie e si è laureata in giornalismo perché, «quando le uniche due cose che ti riescono bene sono leggere e scrivere, se vuoi anche un’assicurazione sanitaria non ti resta che studiare da giornalista». Di lontane origini siciliane, vive in Nebraska con il marito e i due figli e tiene una rubrica di costume e cultura pop sull’«Omaha World-Herald».Per l’@more basta un clic è stato selezionato tra i migliori romanzi d’esordio del 2011 da «Entertainment Weekly», «Kirkus Reviews» e dalle librerie Barnes & Noble.Sito dell'autrice: http://rainbowrowell.com/blog/
Recensione:Non so a voi, ma a me questa cover piace davvero tanto. Nessuna ragazza (finalmente!) di spalle, di profilo, di faccia o in altri mille modi, ma tanto colore e un'immagine simpatica, briosa, romantica.E' tutto lì, in quella immagine. Tutta la simpatia, il brio, il romanticismo di questo romanzo inizia e finisce lì. Delusione? Abbastanza. Sorpresa? Non del tutto.Non ho più grandi aspettative sui romanzi che promettono romanticismo e divertimento: solo in pochissimi ci riescono, e riservo il mio - positivo - stupore per quei casi. Per il resto, mantengo il giusto distacco.Eppure Per l'@more basta un clic inizia in maniera scoppiettante: uno scambio di email tra due amiche. Una conversazione ironica, divertente, coinvolgente. Leggiamo il botta e risposta e pensiamo: se continua com'è cominciato, questo libro ci sarà davvero di compagnia.Ecco, freniamo l'entusiasmo.La storia alterna infatti gli scambi di email tra le due ragazze, migliori amiche e colleghe di lavoro che non potrebbero usare la posta elettronica per usi personali, e la storia di Lincoln, addetto alla sicurezza informatica dell'azienda (colui che vigila sul corretto uso delle email da parte dei dipendenti). La vita di Lincoln, trentenne che vive ancora con la madre, incapace di una vita sociale e di trovarsi una ragazza dopo essere stato lasciato anni prima dall'unica ragazza avuta in vita sua, è di una piattezza unica. E non mi riferisco solo all'effettiva piattezza della sua vita sociale, ma anche al modo in cui è raccontata. Pagine e pagine di noia in cui il lettore vorrebbe urlare: per carità, basta! Fortuna che le due amiche, Jennifer e Beth, irrompono a capitoli alterni - fino ad un certo punto - con le loro esilaranti discussioni: sono solo le loro chiacchiere che spingono il lettore ad andare avanti nella lettura.L'epilogo (che non vi racconterò, ma potrei anche farlo, perché non vi sorprenderebbe affatto) arriva ed è prevedibilissimo. Ah dimenticavo: come sono collegate le ragazze e Lincoln? Lui si innamora di Beth leggendo le sue email, lei si innamora di lui senza sapere chi sia davvero. Un po' di ostacoli, qualche equivoco inevitabile e scrivete pure voi il finale, è proprio quello lì.Un libro che fa rabbia perché l'autrice è capace di ironia, è capace di saperla usare nel modo giusto, e si spreca a buttar giù una storia che non coinvolge e annoia per buona parte. Non do una sola stellina perché gli scambi di email mi hanno davvero divertita. Quasi consiglierei la lettura solo di quelli...
Titolo originale: AttachmentsAutore: Rainbow Rowell
Traduttore: Federica MeraniEditore: PiemmePagine: 364Isbn: 9788856622201Prezzo: €16,50
Valutazione: 2 stellineData di pubblicazione: 5 Giugno 2012