Per l’S&P500 la miglior settimana dell’anno
Bene Unitedhealth ed Apple, scendono invece Intel, Goldman Sachs ed Exxon. Sul Nasdaq ancora in calo Biogen, mentre sale Illumina.
En plein di rialzi per il Dow Jones nella settimana appena conclusa, cinque sedute, cinque guadagni, ed il bilancio dell’ottava è senza dubbio interessante (+3,7%). L’indice più vecchio del mondo termina con un segno più per l’ottava volta nelle ultime nove giornate, insomma dopo il -1,92% con il quale era cominciata la scorsa settimana il vento sembra davvero essere cambiato, il punto di svolta pare così esser stato il caso Glencore.
Poteva, anzi … doveva, essere il colpo di grazia ed invece si sta rivelando il salvatore dei mercati. In pratica il crollo del colosso dei titoli minerari ha spaventato tutti e le Banche Centrali sono subito corse in aiuto del mercato che stava collassando, invertendo così la direzione di marcia.
Anche oggi Draghi ha ribadito che “farà di tutto” per sostenere l’economia (nella realtà sostiene solo i mercati finanziari). Dovrà aumentare il Quantitative easing? Che problema c’è, lo farà. Dovrà allungare i tempi del Quantitative easing? Che problema c’è, lo farà. A costo di portarlo al 2023.
Volete che faccia altro? Basta chiedere e lui … lo farà.
Quindi non c’è da stupirsi nemmeno per l’odierno rialzo, tuttavia, gli indici Usa sembravano “appesantiti”, al fixing erano tutti in territorio positivo, ma è stato un segno più risicato.
Il “duello” finale fra rialzisti e ribassisti possiamo dire si sia concluso in pareggio, da una parte le Banche Centrali che iniettavano “astratta” fiducia, dall’altra il “concreto” realismo per una stagione delle trimestrali iniziata col piede sbagliato, Alcoa infatti ha visto scendere più del consenso non solo gli utili, ma anche il fatturato, ed il mercato non è stato tenero col colosso dell’alluminio.
Altri segnali non sono incoraggianti, oggi il cross Eur/Usd al fixing ha fatto segnare un poco confortante 1,13575 e per acquistare una oncia d’oro ci vogliono quasi 20 dollari in più rispetto a ieri.
Siamo quindi alle solite, il rimbalzo è stato forte, il DJ è tornato sopra quota 17.000 punti, ma occorre rimanere prudenti.
Dow Jones (+0,20%) riparte Unitedhealth (+2,75%), alle sue spalle Apple (+2,39%) dopo aver annunciato vendite dei propri computers superiori al consenso. Sesto rialzo di fila per United Tech (+1,10%)
Inevitabili prese di profitto per Intel (-1,17%), di nuovo in calo Goldman Sachs (-1,04%) ed oggi è scesa anche Exxon (-0,96%).
S&P500 (+0,07%) svetta Eli Lilly (+2,83%), non smette di stupire EMC (+2,50%) che mette a segno l’ottava seduta rialzista consecutiva, quindi Abbott Laboratories (+1,77%)
Comparti diversi sul fondo, Biogen (-3,83%), Halliburton (-1,88%) e Dow Chemical (-1,49%)
Nasdaq (+0,41%) vola Autodesk (+9,00%), gran rimbalzo per American Airlines Group (+6,74%), quindi Illumina (+5,27%)
Scendono Micron Tech (-2,99%), Sandisk (-2,73%) e Tesla (-2,66%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro