Il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) ha esplicitato compiti e obblighi del professionista per la redazione APE, cioè dell’Attestato di Prestazione energetica degli edifici in un documento che contiene una procedura completa per la redazione dell’APE, conforme alle Linee Guida Nazionali (DM 26 giugno 2015).
Obbligo del professionista: qualità e adeguato compenso
La Circolare del CNI evidenzia i compiti e gli obblighi del professionista, con l’intento “di garantire un alto livello di qualità alla professionalità dell’ingegnere, soprattutto in un settore in cui la mercificazione dell’attività professionale ha raggiunto livelli ben al di là del limite di decenza”. Il CNI invita i propri iscritti, “in assenza di tariffe nel settore privato, a richiedere al committente un adeguato compenso per la prestazione resa”.
Leggi Reintroduzione Tariffe professionali uguale mai più certificazioni a 30 €
Redazione APE: gli altri obblighi del professionista
Sia per le nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni importanti, la redazione APE deve comprendere:
1) valutazione della prestazione energetica dell’edificio in base ai dati progettuali;
2) controlli in cantiere;
3) verifica finale con eventuale utilizzo delle più appropriate tecniche strumentali.
Il certificatore che realizza la redazione APE deve presentare al richiedente tutte le opzioni per consentire una scelta consapevole. La redazione APE da parte del tecnico abilitato, iscritto negli appositi elenchi regionali (dove presenti) deve basarsi sull’utilizzo delle varie tipologie di Attestati regionali o nazionali. Il soggetto certificatore deve consegnare l’APE al richiedente entro i 15 giorni successivi alla trasmissione (in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio) della copia del certificato alla Regione o Provincia autonoma competente.
Per sapere tutto quello che devi fare per la redazione APE leggi APE Attestato Prestazione Energetica, qui troverai tutto quello che devi sapere per scriverlo
O ricevi un giusto compenso o rinunci al lavoro
Il CNI si rivolge agli ingegneri, ma tutti i tecnici che redigono l’APE devono svolgere il lavoro in maniera professionale per garantire la qualità della prestazione. Prestazione che, come abbiamo visto, non è né semplice né veloce. Perciò, comporta un impegno che va retribuito in modo corretto: i professionisti tecnici devono farsi carico dell’obbligo di richiedere un compenso adeguato, altrimenti devono rinunciare alla lavoro.
La mercificazione della professione e il ribasso dei prezzi ha dato un colpo duro alla credibilità dei professionisti, costretti (ammettiamolo) dalla crisi a fare prezzi ridicoli.
Ma se chiedi un compenso di 30 euro e ne spendi il doppio per svolgere il lavoro, che senso ha? Rimenere sul mercato? Ci sono altri modi per rimanere sul mercato senza tirarsi la zappa sui piedi, cioè senza rimetterci.
Guadagnarci è difficile in questo periodo, ma almeno cerchiamo di non perdere denaro e tempo. Non è “solo” una questione morale e deontologica, è più meramente una questione economica.
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