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Per la serie "a volte ritornano" - Figli del passato, moralizzatori in servizio permanente effettivo...

Creato il 26 gennaio 2016 da Tafanus
Specchio, specchio delle mie brame... chi è il più pulito del reame?
serie volte ritornano
  Ma niente paura... ecco un estratto dell'articolo di repubblica.it, che potete aprire cliccando sul titolo in alto.   Terremoto giudiziario nel mondo del calcio. Perquisizioni e sequestri per i reati di evasione fiscale e false fatturazioni, per ordine della Procura di Napoli. Gli indagati sono 64 tra cui l'ex presidente della Juventus Jean Claude Blanc, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il dirigente del Milan Adriano Galliani, il presidente della Lazio Claudio Lotito l'agente di calciatori Alessandro Moggi e alcuni calciatori, tra cui Ezequeil Lavezzi.   Le indagini della Finanza sono condotte dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai pm Stefano Capuano, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone. Le presunte violazioni riguardano 35 società di A e B. Il sequestro è scattato nei confronti di 12 indagati per un importo complessivo di 12 milioni di euro.
Circa due milioni a Hernan Crespo; oltre un milione ad Alessandro Moggi; 240 mila euro all'ad del Milan Adriano Galliani. Sono alcune delle cifre relative alle presunte evasioni fiscali contestate dalla procura di Napoli a dirigenti, calciatori e procuratori, per le quali il Gip del tribunale di Napoli Luisa Toscano ha disposto il sequestro in quanto considerate profitto di reato.
Nel dettaglio tra i dirigenti sportivi sono attribuite evasioni per 64 mila euro al patron del Palermo Maurizio Zamparini; 69.720 euro al dirigente della Fiorentina Andrea Della Valle; 30 mila euro al presidente del Genoa Enrico Preziosi; 37.500 euro ciascuno agli ex dirigenti della Juventus Jean Claude Blanc e Alessio Secco; 28.600 euro a Claudio Lotito, patron della Lazio; 28.350 euro a Aldo Spinelli, presidente del Livorno; 8.321 euro ad Aurelio De Laurentiis, numero 1 del Napoli; 55.150 a Massimo Mezzaroma ex patron del Siena.
Tra i calciatori oltre che per Crespo (1.965.797 euro) sequestri sono stati ordinati nei confronti di German Denis (321.068); Adrian Mutu (211.293); Antonio Nocerino (422.117); Ignacio Fideleff (679.769); Ezequiel Lavezzi (394.454) e Diego Milito (721.040) tra gli altri.
Per quanto concerne infine i procuratori sportivi oltre a Moggi (1.164.223), provvedimenti di sequestro sono stati emessi nei confronti degli agenti argentini Alejandro Mazzoni e Eduardo Rossetto per l'identica cifra di 709.630 euro; e inoltre di Fernando Hidalgo 1.244.487 e Leonardo Rodriguez.
La Procura napoletana ipotizza un "meccanismo fraudolelento architettato per sottrarre materiale imponibile alle casse dello Stato" nella compravendita dei calciatori. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra il 2009 e il 2013. I procuratori degli atleti, sostengono gli inquirenti, "provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le proprie prestazioni, simulando che l'opera intermediazione fosse resa nell'interesse esclusivo dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi".
LE RAPINE. L'inchiesta della Procura era partita a seguito delle indagini sulle rapine commesse ai danni di alcuni calciatori del Napoli e dall'intercettazione di una telefonata in cui Lavezzi, parlando con il suo procuratore, Alejandro Mazzoni, sembrava fare riferimento all'apertura di un conto corrente bancario in Svizzera a favore di Chavez, altro atleta argentino.
I NOMI. Il sequestro è stato disposto, per importi di alcune migliaia di euro ciascuno, nei confronti di otto procuratori sportivi: Alessandro Moggi, Marco Sommella, Vincenzo Leonardi, Riccardo Calleri, Umberto Calaiò, Adrian Leonardo Rodriguez, Fernand Osvaldo Hidalgo, Inev Alejandro Mazzoni, Edoardo Luis Rossetto. Trentasette dirigenti societari: Antonio e Luca Percassi, Claudio Garzelli, Giorgio Perinetti, Luigi Corioni, Gianluca Nani, Sergio Gasparin, Pietro Lo Monaco, Igor Campedelli, Maurizio Zamparini, Rino Foschi, Daniele Sebastiani, Andrea Della Valle, Pantaleo Corvino, Alessandro Zarbano, Enrico Preziosi, Luciano Cafaro, Jean Claude Blanc, Alessio Secco, Claudio Lotito, Marco Moschini, Renato Cipollini, Aldo Spinelli, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Pietro Leonardi (a suo tempo indagato per concorso in bancarotta fraudolenta nell'inchiesta sul fallimento del Parma Fc) Pasquale Foti, Edoardo Garrone, Umberto Marino, Massimo Mezzaroma, Roberto Zanzi, Giovanni Lombardi Stronati, Francesco Zanotti, Sergio Cassingena, Dario Cassingena, Massimo Masolo. E diciassette calciatori: Gustavo Gerrman Denis, Juan Ferbando Quintero Paniaugua, Adrian Mutu, Ciro Immobile, Matteo Paro, Hernan Crespo, Pasquale Foggia, Antonio Nocerino, Marek Jankoulovsky, Cristian Gabriel Chavez, Ignacio Fideleff, Ivan Ezequiel Lavezzi, Gabriel Paletta, Emanuele Calaiò, Cristian Molinaro, Pabon Rios, Diego Milito.
La Procura ha contestualmente chiuso le indagini nei confronti degli indagati, Rispetto all'elenco dei destinatari del decreto di sequestro firmato dal giudice Luisa Toscano, l'avviso non coinvolge Andrea Della Valle e sei calciatori: si tratta di Emanuele Calaiò, Ciro Immobile, Marek Jankulovsky, Pasquale Foggia, Christian Molinaro, Matteo Paro. Nei loro confronti si profila l'archiviazione del fascicolo in quanto, successivamente al deposito del decreto di sequestro, ma prima della sua emissione, la legge ha modificato le soglie di punibilità di questo genere di reati. A questi indagati pertanto il decreto di sequestro non sarà notificato (...già... il famigerato provvedimento legislativo del Governo Renzi, che favorisce evasori e bancarottieri di ogni genere, comincia a produrre i suoi effetti... NdR).
LE SOCIETÀ. Le società potevano dedurre le spese dal debito imponibile, ottenendo anche la detrazione dell'Iva. L'importo pagato dal club costituiva un reddito da imputare effettivamente al calciatore, la società ometteva il pagamento delle ritenute".
LAVEZZI E CHAVEZ. L'inchiesta che ha portato ai provvedimenti di oggi nasce con la Guardia di Finanza che nel 2012 nelle sedi del Napoli e della Figc acquisisce i contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg, e del quasi sconosciuto attaccante argentino Cristian Chavez.
IL "FRINGE BENEFIT". L'attenzione della procura e della Gdf si è concentrata su diversi aspetti della gestione dei club: dalla ricostruzione dei rapporti tra società, procuratori e calciatori alle modalità di trasferimento di questi ultimi; dall'esame dei contratti alle modalità d'inserimento nei bilanci dei giocatori; dalle operazioni di compravendita e rinnovo alla gestione dei diritti d'immagine e dei diritti televisivi; dall'attività di scouting ai compensi per i calciatori qualificati come "fringe benefit".
LE PERQUISIZIONI. Nell'ambito dell'inchiesta sono state eseguite una serie di perquisizione presso le abitazioni e altri luoghi da loro frequentati da calciatori e i loro rispettivi procuratori coinvolti nell'indagine.
20160126DE LAURENTIIS: "E' TUTTA FUFFA". "Sono super tranquillo, è tutta fuffa". Così Aurelio De Laurentiis commenta le indagini. "E' una notizia non commentabile, è una storia vecchia. Comunque - conclude De Laurentiis - sono anche cose che inventate voi giornalisti".
IL MILAN: "INFONDATA". Anche il Milan ha commentato l'inchiesta: "La vicenda è assolutamente marginale e non fondata, troverà la sua risoluzione sia sotto il profilo tributario, sia sotto il profilo penale, in una doverosa archiviazione".
LA LAZIO: "A LOTITO NON RISULTA INDAGINE". "Ho parlato con Lotito, non ha ricevuto nessun atto dal quale risulta che è indagato. Nessun avviso di garanzia, niente. Ha saputo tutto dalle notizie di oggi". Così l'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile.
TAVECCHIO. "Ho letto quello che avete letto voi e non posso fare commenti su cose che non conosco". Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio commenta così, da Potenza, dove sta partecipando all'inaugurazione della nuova sede del comitato regionale lucano, gli sviluppi dell'inchiesta "Fuorigioco" della Procura di Napoli.
IL TESORETTO. Secondo gli investigatori, ci sarebbe un tesoro milionario di alcuni calciatori occultato nelle banche in Svizzera. L'inchiesta "madre" era infatti sulle diverse rapine commesse ai danni di calciatori del Napoli; da una conversazione tra il calciatore Ezequiel Lavezzi e il suo procuratore Alejandro Mazzoni, il 20 gennaio 2012, si capì che c'era qualcosa da approfondire. Il suo procuratore riferiva a Lavezzi alcune informazioni che lo stesso aveva chiesto sull'apertura di un conto corrente bancario in Svizzera in favore di un altro calciatore argentino, Cristian Chavez. Mazzoni, anche lui indagato, dice al "Pocho" che il conto estero, già esistente con la Hsbc, era stato chiuso e che si stava adoperando per aprirne un altro con l'Istituto Farakin. L'ascolto di questa conversazione spinge gli investigatori a effettuare alcuni riscontri sugli aspetti economici dei contratti partendo proprio da quello di Lavezzi. In particolare sul trasferimento del "Pocho" a Paris Saint Germain, la polizia giudiziaria avrebbe accertato evasioni fiscali record; sarebbe stata emessa infatti una falsa fattura da Alessandro Moggi, la numero 18, per un valore di oltre due milioni e mezzo di euro in favore di Lavezzi, in cui attestava esecuzioni di prestazioni rese dal suo agente Mazzoni, pari a circa un milione e 600 mila euro. In tal mondo Lavezzi poteva evadere il Fisco italiano dichiarando il lavoro del suo agente in Francia dove avrebbe pagato di meno e favoriva Mazzoni che avrebbe guadagnato a nero il suo compenso.
I TRASFERIMENTI. Nell'inchiesta sul mondo del calcio emerge l'attenzione degli investigatori e degli inquirenti per una serie di contratti. Come quello relativo al trasferimento o agli adeguamenti contrattuali di alcuni giocatori. Tra i nomi più noti quelli di Gugliemo Stendardo, Antonio e Nicola Legrottaglie, Adrian Mutu, Ciro Immobile, ma anche il passaggio del calciatore Hernan Crespo dal Chelsea al Inter o di Diego Alberto Milito dal Genoa all'Inter. Fondamentale la disamina del caso di Cristian Gabriel Chavez di cui il procuratore Mazzoni e Ezequiel Lavezzi parlano al telefono (ascoltati nell'ambito di un'altra indagine dagli inquirenti) e da cui ha avuto origine l'intera inchiesta. Nel mirino degli investigatori lo stesso trasferimento di Lavezzi al Napoli dall'Atletico San Lorenzo de Almagro e poi dal Napoli al Paris Saint Germain.
MOGGI JR. "Non ho mai eluso le norme del fisco e dello sport, ho sempre rispettato i miei obblighi di contribuente". E' questa la linea difensiva di Alessandro Moggi, indagato dalla procura di Napoli per presunte evasioni fiscali. "Tengo a precisare che ho improntato la mia attività al pieno rispetto delle normative sportive e statali. Nel confermare la mia fiducia nell'attività della magistratura, ribadisco l'assoluta regolarità del mio operato".

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