Per il quarto appuntamento a spasso per Parigi torniamo al chiuso, ergo, andiamo alla scoperta delle stazioni, le gares.
La SNCF, la Société nationale des chemins de fer français, una sorta di Trenitalia francese ma molto, e sottolineo molto, più efficiente, conta nella sua capitale sette costruzioni ferroviarie principali, sei delle quali videro la luce nel XIX secolo quando le stazioni assurgevano a vere e proprie cattedrali dell’epoca.
Monet, la Gare Saint-Lazare – da wikipedia.org
Mi piace debuttare con la più vetusta del lotto, laGare Saint-Lazare, che data la sua inaugurazione, in legno, al 1837 quando la linea unì Parigi a Saint-Germain. “Al momento della partenza del treno, il fumo della locomotiva è talmente denso che non si distingue quasi niente. E’ un incanto” … Monet ne era innamorato al punto da produrne uno dei suoi capolavori più noti, si trova nell’VIII arrondissement ed è stata per anni la stazione più trafficata di Parigi prima di venir scavalcata dal RER A, il servizio urbano e suburbano che oggi copre la banlieue della capitale.
Qualche anno dopo, nel 1840, nacque la Gare Montparnasse, collocata tra il XIV e il XV arrondissement. Oggi la stazione è ben diversa dall’originaria, complice anche il drammatico incidente del 22 ottobre 1895 quando alle ore 16 in punto un convoglio con i freni fuori uso abbattè i respingenti, attraversò l’edificio, sfondò il muro di facciata e cadde sulla fermata dei tram posta dieci metri più in basso. «Un train est tombé par la fenêtre dans la rue!»… tutti i vagoni rimasero all’interno della stazione e fortunatamente non vi fu alcuna vittima tra i passeggeri. Curiosamente l’episodio è citato nel film di successo di recente produzione, Hugo Cabret, che ha scelto come teatro proprio la Gare Montparnasse anche se l’orologio che accoglie il piccolo Hugo non è mai esistito nell’edificio ed è più probabilmente il segnatempo della Gare de Lyon.
Nestor Burma alla Gare de Lyon – http://lebrunf9.free.fr
La Gare de Lyon, proprio lei, è senza dubbio la più famosa ed anche la più mirabile. XII arrondissement, fu costruita da Marius Toudoire per la faraonica Esposizione Universale del 1900 e se Monet disegnò Saint-Lazare, un fumettista d’eccezione, Jacques Tardi, diede vita al detective Nestor Burma, nato dal talento di romanziere di Leo Malet. Bella è la sua torre esterna con l’orologio, chic è il suo buffet de la gare, il “Train bleu“, il ristorante all’interno con le sue decorazioni che l’annoverano dal 1972 tra i monumenti storici di Francia e che si è guadagnato la palma di migliore al mondo tra i ristoranti delle grandi stazioni.
La Gare de Lyon – da whitefamilytravel.wordpress.com
Nel 1846 è la volta della Gare du Nord, nel X arrondissement così come la Gare de l’Est, che spuntò in città all’alba del 1849. Se per la prima oggi transitano più di 180 milioni di passeggeri l’anno decretandone la leadership numerica in Europa e si fa apprezzare per la maestosa facciata d’ingresso, la seconda ha conservato la struttura iniziale e diede i natali al primo Orient Express il 4 ottobre 1883. Dagli stessi binari, alcuni anni dopo, salutavano in massa i coscritti per il fronte della Prima Guerra Mondiale e un dipinto monumentale, Le Départ des poilus, août 1914 del pittore Albert Herter, dal 1926 ricorda la sua tragica notorietà.
Disastro ferroviario di Montparnasse – da nonciclopedia.wikia.com
Torniamo indietro nel tempo, 1840, e annotiamo l’ultima stazione ottocentesca, la Gare d’Austerlitz, XIII arrondissement, che prende il nome dall’epica battaglia in cui il Bonaparte toccò l’apice del suo genio militare.
La settima stazione, recente, inaugurata nel 1985, è la Gare de Bercy ed è qui che noi italiani arriviamo di buona mattina coltrain-couchette della notte.
Chiudo con la curiosa e per certi versi leggendaria epopea dellaPetite Ceinture, linea ferroviaria circolare nata nel 1851 per collegare le grandi stazioni della capitale: 16 chilometri sulla rive droite e 10 chilometri sulla rive gauche di strada ferrata usata prima per la merce, poi per i passeggeri ma che è ferma dall’ormai lontano 1934, complice l’entrata in gioco della metropolitana. Quasi sconosciuta ai parigini, aggredita dalle sterpaglie, un tunnel misterioso, le vecchie mura piene di crepe delle fermate intermedie… tornerà in funzione? Pare di sì, e sarebbe uno spicchio di Parigi antica che ritrova la vita.
La Petite Ceinture alla Butte Chaumont – da avenirdesbuttes.blogspot.com
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