“Nel suo percorso intellettuale ed artistico, Bernardo Bertolucci ha avvertito il bisogno di superare i suoi numi tutelari, quei grandi nomi della cinematografia mondiale da lui stesso considerati come punti di riferimento assoluti e celebrati in questi anni in Friuli da Lo Sguardo dei Maestri – da Bergman a Bresson, a Bunuel, a Ophuls, a Mizoguchi fino a Godard -, li ha in alcuni casi simbolicamente “uccisi” per poterli rivalutare e affermare la propria identità, assorbendone tuttavia tutte le qualità, che sono rimaste dentro di lui e lo hanno reso a sua volta un maestro”. Sono le parole di Fabien S. Gerard, tra i massimi esperti del cinema bertolucciano, che martedì 8 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone dialogherà con Bernardo Bertolucci. Un eccezionale incontro con uno dei più grandi registi del cinema mondiale reso possibile grazie a Lo Sguardo dei maestri, l’evento curato dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli di Gemona, che da tredici anni porta sul grande schermo in Friuli Venezia Giulia l’opera dei grandi autori della storia del cinema.
Sarà dunque Gerard, stretto collaboratore di Bertolucci in tanti suoi film, da L’ultimo imperatore (1987) a Il tè nel deserto (1990) a Piccolo Buddha (1993), a condurre la conversazione con Bertolucci, che si configurerà inevitabilmente come uno “sguardo retrospettivo” ai suoi film del passato, così come retrospettivo è stato il tributo che la manifestazione friulana ha voluto dedicare in questi mesi a Bertolucci portando su grande schermo la sua opera completa a Pordenone, Udine e Trieste. E inevitabile sarà anche il richiamo ai registi celebrati nelle precedenti edizioni de Lo Sguardo dei Maestri che hanno nutrito cinematograficamente Bertolucci, a cominciare da quel Jean Luc Godard a cui era dedicata lo scorso anno la manifestazione, “padre cinematografico”, insieme a Pier Paolo Pasolini, da cui Bertolucci ha poi fortemente cercato di emanciparsi.
L’incontro con Bertolucci al Teatro Verdi di Pordenone sarà seguito dalla proiezione di Il tè nel deserto (1990), in cui due giovani coniugi americani e un loro amico percorrono un lungo itinerario che li porta nei luoghi dove l’Africa è più ostile, un viaggio nel deserto che rappresenta una vera e propria traversata della loro esistenza. Un film che ha destato l’interesse anche della comunità Tuareg originaria del Niger insediata a Pordenone, l’unica in Italia, i cui rappresentanti saranno presenti all’incontro con il maestro.
Lo Sguardo dei Maestri è un evento promosso e curato da Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone, La Cineteca del Friuli di Gemona con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, in collaborazione con Bonawentura/Teatro Miela di Trieste e La Cappella Underground e con il prezioso contributo della Fondazione Crup.