Non mi è mai piaciuto concentrare le attenzioni di tematiche importanti in un’unica giornata (come ad esempio la festa della donna), perché in qualche modo si va a banalizzare il vero significato della giornata. Come ben sappiamo questa è la giornata contro la violenza sulle donne.
In questi giorni chi più chi meno tra giornali e qualche trasmissione televisiva hanno dedicato un po’ di spazio a questa tematica. Purtroppo la tv qualche volta farebbe meglio a tacere piuttosto che raccontare avvenimenti di una tale gravità in modo distorto e con le perenni giustificazioni sottointese all’aguzzino, soprattutto se italiano e in qualche modo legato da vincoli -quale il matrimonio- alla vittima.
Proprio ieri sera a “Porta a Porta” Simona Izzo ha osato dire che si ammazza per amore. Queste parole pesano come macigni in un Paese come il nostro, in un Paese dove 130 donne in questi 11 mesi hanno perso la vita per NESSUNA RAGIONE.
L’Italia si sa è il Paese dell’ipocrisia, del Vaticano, del bigottismo e della falsa moralità.
Per molti ancora vale il detto “i panni sporchi si lavano in famiglia”, beh oserei dire dipende dai panni.
Perché io ad esempio il panno sporco di sangue lo stenderei fuori ad ogni casa dove una donna riceve violenza, in modo che tutti vedano, in modo che la violenza arrivi come uno schiaffone a chi ancora banalizza sull’argomento.
In questa giornata vorremmo sentire l’urlo di tutte le donne che hanno subito e subiscono violenza, soprusi e stalking. Un urlo che valga per due, perché purtroppo quelle morte non potranno farlo.
Un urlo che le faccia uscire dal silenzio e dalla solitudine a cui troppo spesso queste vittime vengono lasciate.
In questa giornata il silenzio è abolito. Il silenzio è amico della violenza, il non denunciare aiuta l’aguzzino.
In questa giornata vorrei: che tutte le donne che in casa subiscono violenza dai mariti o compagni, si alzino, indossino un bel vestito colorato e sul labbra un bel rossetto rosso e a testa alta escano di casa, abbandonino il violento e lo denuncino.
In questa giornata vorrei : che tutte quelle donne che hanno subito violenza sessuale ascoltino in tv o in radio che colui che le ha violentate è in carcere e ci rimarrà a lungo in modo che non oserà più sfiorare un’altra sola donna.
In questa giornata vorrei: che tutti gli stalker fossero emarginati e portati su un’isola lontana,lontanissima, deserta ,senza mezzi per tornare indietro, senza cellulari e pc per perseguitare la povera malcapitata.
In questa giornata vorrei: che tutte quelle donne che hanno subito delle avances sul posto di lavoro ricevano una bella promozione e magari passino un gradino più su del molestatore, chissà se si permetterà ancora di farlo.
In questa giornata vorrei: che tutte le donne che vanno ad affrontare un colloquio di lavoro invece di essere guardate nella scollatura della camicetta vengano guardate negli occhi, prese sul serio e in considerazione per il proprio cv pieno zeppo di studi e competenze (esperienze no, visto che non ci danno modo di farle).
In questa giornata non vorrei: più vedere donne usate come pezzi di carne per pubblicizzare ogni sorta di prodotto, con doppi sensi e messaggi squallidi e umilianti per vendere i loro sporchi prodotti.
Forse voglio troppo!? Infondo chiedo solo democrazia, parità non dovrebbe essere troppo in un Paese avanzato come il nostro.
Ma almeno in questo giorno lasciateci sperare, noi per cambiare ce la stiamo mettendo tutta. Per noi il 25 novembre è tutti i giorni, noi non trattiamo la tematica perchè “tira” , noi non siamo delle radical-chic che a queste tematiche affianchiamo foto di starlette e vip pubblicizzando la loro esagerata magrezza o il loro filo di cellulite.
Un forte abbraccio a chi è sola e non ha più voce per urlare la sua sofferenza.
Un forte abbraccio e tanta solidarietà vanno anche a Caroline Sinz e Mona El Tahaw le due giornaliste che Al Cairo sono state violentate e aggredite, una in pieno giorno in una piazza piena di gente mentre Mona El Tahaw arrestata, picchiata, molestata e reclusa per dodici in carcere.
Ecco cosa fanno alle donne per sopprimerle e umiliarle da sempre: violentarle e picchiarle.
Spero che questa giornata faccia meditare e svegliare a chi ancora non si è accorto-a di nulla.
Faby