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Per non dimenticare 2: prima del gesto dell'ombrello

Creato il 20 agosto 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

PER NON DIMENTICARE 2: PRIMA DEL GESTO DELL'OMBRELLODopo oltre sessanta anni di ininterrotto predominio della sinistra ... la gioia è immensa. Credetemi, quando il sogno si realizza,  davvero la gioia è immensa e solo dei poveri di spirito riescono a vedere come offesa rivolta ai perdenti un gesto adrenalinicamente liberatorio (il gesto dell'ombrello) fatto nel momento in cui arriva la notizia della vittoria.
Ma che era accaduto? Ora è tempo, prima che altri  la raccontino per sentito dire o a loro convenienza, è tempo che i retroscena di quella stagione politica entrino in scena.
Riassumendo, ricordo quel novembre avanzato. Mesi prima, nel marzo del 2009 si  conclude la vicenda politica di Forza Italia;  già nel novembre del 2007 in piazza San Babila a Milano,   Silvio Berlusconi annuncia lo scioglimento del Partito  e la nascita di una nuova formazione politica, Il Popolo della Libertà (PdL). Il 21 novembre 2008 il Consiglio Nazionale di Forza Italia decide la confluenza nel PdL (assieme ad Alleanza Nazionale) dando a Berlusconi pieni poteri nella fase di transizione, conclusosi con il congresso costituente del nuovo partito, che si tiene dal 27 al 29 marzo 2009.
Intanto, a Fidenza in quel tempo, per insanabili contrasti tra il Sindaco Cerri e la sua maggioranza di sinistra-centro, il 17 febbraio 2009 il Sindaco  rassegna le proprie dimissioni dalla carica e conseguentemente il Prefetto della Provincia di Parma, il 10 marzo 2009, dispone la sospensione del Consiglio comunale, e il 27 marzo 2009 nomina il dott. Francesco Vinci Commissario per la provvisoria amministrazione del Comune.Torniamo indietro,   all'ottobre del 2008, in previsione di un vuoto di legittimità politica  dovuto alla fase di transizione che di lì a poco si sarebbe aperta in Forza Italia con lo scioglimento del partito e la confluenza dello stesso nel Pdl;  insomma, nell'ottobre del 2008, all'unanimità  il Direttivo di Forza Italia di Fidenza, prima di sciogliersi, visto lo stato dell'arte della giunta Cerri in via d'implosione,  con il rischio di andare alle amministrative con il partito senza direzione politica,  decide  di dare ampio mandato a Flavia Ramenzoni, Stefano Tanzi e al sottoscritto  per la gestione di tutti gli atti inerenti  l' attività politica al fine di costruire un cartello elettorale di centrodestra intorno ad un candidato sindaco da individuare.Nel novembre successivo ai tre si aggiunge - AN nel frattempo era entrata con FI nel costituendo Pdl - il Consigliere comunale di An, Giuseppe Comerci. Ricordo come fosse adesso. Una tarda mattina di fine novembre Giusepe Comerci viene a trovarmi a Vaio dove avevo aperto una attività commerciale.  Subito è esplicito:  per il candidato  Sindaco ha un nome,  vuole sapere se c'è ancora disponibilità . Da settimane giriamo a vuoto, nomi di candidati se ne fanno,  ma siamo ancora lontani. Giuseppe incassa un "vai avanti".
Neanche mezz'ora e Giuseppe ritorna. "Il candidato è Mario Cantini, se vuoi lo ricontatto subito". Mario Cantini lavora a Vaio, il suo ufficio è a 50 metri dal mio negozio.  "E cosa aspetti, vola!". Cantini conferma una disponibilità di massima. Poco dopo, informiamo Stefano e la Flavia.
Fu così che in un freddo dicembre noi quattro incontriamo Mario Cantini. L'appuntamento è all'ora di pranzo dall'Elsa nel borgo di Vigoleno. Lì, in un tavolo d'angolo con vista sulla valle dello Stirone,  ci confrontiamo e troviamo una primo accordo.Il seguito arriva di conseguenza. Mentre a sinistra in quei mesi volano stracci, noi, in silenzio,  costruiamo alleanze, strategie e programmi. Per mesi,   il nome del nostro candidato sindaco pubblicamente non trapela; l'unico a sapere di Cantini è Villani. Con  Stefano l'incontriamo alla fine di gennaio allo Scoiattolo di Costamezzana. Anche per lui Mario Cantini va bene (detto tra noi, credo che Villani al tempo era comunque bene informato dei fatti), non ci basta, chiediamo a Villani di rimanere nelle retrovie. Stiamo lavorando sul programma elettorale e abbiamo attivato una serie di contatti con la Lega e con l'Udc mentre Cantini sta preparando la sua lista civica; intendiamo responsabilmente portare avanti con l'obiettivo di essere almeno competitivi, in questo anche nel nome della "fidentinità", distinguendoci  dal Pd le cui scelte locali,  sotto gli occhi di tutti, si scontrano, frantumandosi, con l'invadenza delle segreterie provinciali e regionali del Pd.
Anche con Villani troviamo un accordo: noi l'avremmo informato e ci saremmo  confrontati sullo stato del percorso che portava alle elezioni, lui  avrebbe evitato di sovraesporsi anche tenendo a  freno uno scalpitante Michele Rainieri.
(fine seconda parte, continua)
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