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Per non dimenticare 3: dopo il gesto dell'ombrello
Creato il 20 agosto 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1Dopo pochi giorni ci ritrovammo in tarda mattinata convocati nell'ufficio del Sindaco in Comune. C'erano, oltre al sottoscritto, Stefano Tanzi, Giuseppe Comerci e Giovanni Carancini. Mario Cantini lesse i nomi degli assessori con le relative deleghe. Tra quei nomi il Sindaco lesse anche il mio e la cosa mi trovò del tutto impreparato; ricordo anche Comerci che, pur essendo stato nominato assessore, dall'alto delle sue preferenze non gradisse affatto la delega allo sport pretendendo quella della cultura...non soddisfatto per qualche tempo tenne il broncio.
Di quei primi giorni nel Palazzo potrei raccontare cento episodi ma andremmo per le lunghe, basti dire che il clima nel Palazzo non era dei migliori e ci volle tempo per conquistare sorrisi. Fuori dal Palazzo c'era un altro problema che potremmo chiamare "tutto e subito". L'inaspettata vittoria del centro-destra infatti dava il via ad una nuova stagione; "Voltare pagina" e "Finalmente Fidenza è di tutti", non erano semplici slogan ma una sentimento comune a tanti fidentini che, da subito, avrebbero voluto vedere i cambiamenti auspicati. Purtroppo, governare non ha come sottotitolo "bacchetta magica", e non è nemmeno chiudere gli occhi di fronte alla realtà o immaginare una realtà diversa da quella che si è trovata.
Intanto passavano i mesi... e s'avvicinava il tempo della mia defenestrazione.
A questo punto ripropongo l'intervento di Aiello e Leonardi del 24 marzo del 2010:
Titolo: La nostra verità...Premessa: di norma, per diventare segretario o coordinatore di in partito, si convoca un congresso dove gli iscritti, dopo un dibattito e un confronto politico, votano per eleggere i dirigenti. Il Pdl è un partito in via di formazione; solo da qualche settimana si è aperto il tesseramento e solo quando tutte le procedure statutarie saranno completate gli organi dirigenti, provinciali e comunali, verranno eletti da un congresso attraverso il voto degli iscritti.Per ora gli organi dirigenti - coordinatore e suo vice - sono stati nominati, cooptati, dal coordinatore provinciale il 26 gennaio scorso.Delineato il contesto, è vero, da mesi, anzi da quando il Consiglio comunale ha approvato, una delibera, proposta l'assessore Parizzi, riguardante i criteri di nomina nelle aziende partecipate dal Comune, criteri votati all'unanimità dal Consiglio comunale, con alcune modifiche al testo base presentate dal consigliere Cerri. Da quel momento alcuni personaggi, che, a causa di quella delibera, si sono visti escludere da nomine alle quali evidentemente molto tenevano, hanno cominciato una specie di guerriglia nei confronti dell'assessore.Qualsiasi suo atto, iniziativa, intervento è stato sistematicamente criticato e boicottato.
Abbiamo tenuto il conto di quante richieste di dimissioni sono giunte al sindaco Cantini e di quale campagna diffamatoria si è sviluppata per mesi nei blog dove riconoscibilissimi anonimi hanno scritto di tutto e di più; Parizzi è stato insultato, diffamato, calunniato. Anche il rapporto con il consiglio comunale ed i vari consiglieri è stato da subito contestato sia nei confronti dei gruppi di maggioranza, con i quali l'accusa era quella di non condividere notizie e informazioni istituzionali, sia con l'opposizione, dove gli si contestava di complottare, passando carte, suggerendo interrogazioni contro esponenti politici della maggioranza. Per carità di patria non andiamo oltre ma, se c'è ancora qualcuno che pensa di intorpidire le acque con l'accusa di complotti con il nemico solo perché Parizzi parla con l'opposizione, ricordiamo loro che la delega dell' assessore comprende anche i rapporti con il consiglio comunale e i vari gruppi e che questo chiacchiericcio è servito unicamente a tentare di svuotare di contenuti le deleghe, come del resto si è fatto con la delega di attuazione del programma di mandato nel momento in cui un autoproclamato dirigente politico che usa il civismo come una volta si usava il tramvai, decise - al solito senza alcun confronto - che il testo del programma di mandato licenziato non andasse bene, convincendone il sindaco, per poi riempirlo di veline dirigenziali che non tracciavano un percorso di mandato, ma elencavano o programmi della precedente amministrazione o lustravano l'ego a qualche assessore.A quanto ne sappiamo, Parizzi tentò di rivedere le sue deleghe che, allo stato dell'arte, anche a noi parevano fatte apposta per delegittimarlo. Mario Cantini ebbe problemi di salute e la cosa non ebbe seguito.Al ritorno del Sindaco era tutto un susseguirsi di voci.Ecco, le voci.
Venne fuori l'affare Solveko, per un nuovo giornale on line " Ilgio.net", Scalmani intervistò telefonicamente l'assessore... ne venne fuori un caso: uscire per non votare in Giunta l'aumento di capacità produttive ci poteva anche stare (in realtà Parizzi chiedeva di poter esaminare gli allegati alla delibera prima di dare un parere), ma addirittura, come scriveva Scalmani, promuovere o aderire al comitato di cittadini contro la Solveko, questo giammai: dimissioni dimissioni. In realtà Parizzi mai fece quelle dichiarazioni e di questo, sempre dopo, gli fu dato atto anche pubblicamente dal giornalista Scalmani.
Stessa "operazione" da parte della Gazzetta di Parma, sempre sulla Solveko, anche qui gli taroccano una dichiarazione e anche qui sono scintille. Ancora, veniamo a sapere che Capece e Lina Callegari sono in stretto contatto con Villani al quale relazionano del lavoro degli assessori con tessera Pdl, informazioni costruite unicamente con lo scopo di mettere in cattiva luce non solo Parizzi ma anche TanziIl problema nasce quando chi riceve simili informazioni non si rapporta con gli assessori, per almeno conoscere la loro verità, ma prende per buona la verità raccontata da altri, poi, su questo, pretende di elaborare giudizi inappelabili.Oggi, il Sindaco ritira le deleghe all'assessore Parizzi,Questa è la nostra verità.Rimane da dire che nei confronti del sindaco Cantini proviamo un profondo disagio. Le pressioni esterne sono troppe, tante e, fatta salva l'amicizia e la stima personale, crediamo che la questione non si risolva mandando a casa Parizzi.In questi mesi abbiamo visto crescere sentimenti volgari, egoistici, cattivi.
Questi sentimenti non si esauriranno con le deleghe tolte a Parizzi, anzi, la giunta, questa maggioranza resterà in balia dei ricatti di persone moralmente mostruose, politicamente dappoco.Dice un assessore: bisognerebbe tornare al clima della campagna elettorale…Se ben ricordiamo, i due o tre personaggi che oggi si agitano contro questo o quello creando un clima da basso impero, poco o niente centravano con il progetto che ci ha portato a una vittoria storica.Il loro contributo alla formazione del programma politico è stato pari a zero; il loro contributo in termini di campagna elettorale è stato inesistente se non per un portavoce che con i suoi, per fortuna, rari interventi metteva, già allora, inutile zizzania...Per finire, non è accettabile da parte di alti vertici del nostro partito ci sia l'intenzione di eliminare l'attuale classe dirigente fidentina (soprattutto l'assessore Parizzi e, a quanto si mormora, il vicesindaco Tanzi) per far posto altri esponenti del partito maggiormente "obbedienti" rispetto alle direttive che vengono da Parma.Villani dovrebbe ringraziare chi ha contribito a conseguire al partito una vittoria storica, Noi c'eravamo e non siamo disponibili a far colonizzare il Pdl di Fidenza da Parma.Se abbiamo vinto le elezioni è anche perché abbiamo investito politicamente sulla fidentinità. Diceva uno slogan di un nostro alleato:padroni a casa nostra.Questa vicenda per noi è materia buona per andare avanti e rilanciare il Pdl al quale riconfermiamo per intero la nostra fiducia.E con fiducia attendiamo il congresso del partito dove, finalmente, potremo contarci per far contare Fidenza.Fidenza, 24 marzo 2010Il consigliere comunale e di Terre Verdiane, Daniele AielloIl vice coordinatore del Pdl di Fidenza, Massimo Leonardi
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