per non ricordare solo il 27 Gennaio, oggi ricordiamo Charlotte Salomon

Da Simonadeleo
Ieri è stata celebrata la giornata della memoria, come ogni anno eventi,libri,film ci ricordano quello che è successo 67 anni fa.
Penso che non si dovrebbe ricordare solo il giorno 27 gennaio, o comunque sia non si dovrebbe ricordare solo l'evento dell' hashoa, ma anche tutti gli altri scempi che l'uomo ha commesso e continua a commettere verso le popolazioni.
Per oggi ricordiamo questa bravissima artista, Charlotte Salomon.

Nata in una famiglia benestante, il padre Albert era un medico-chirurgo, trascorse la sua infanzia felicemente fino a nove anni, quando sua madre improvvisamente si tolse la vita gettandosi da una finestra. Il fatto fu tenuto nascosto a Charlotte per molti anni. Fu il nonno a rivelarglielo, svelando quello che era stato l'epilogo di altre quattro donne della famiglia. La stessa Charlotte soffrì di gravi crisi depressive, dalle quali però seppe riemergere sempre con grande forza, grazie al suo lavoro artistico. Muore a 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz.Tutta la sua produzione è contenuta in 1325 fogli realizzati tra il 1940 ed il 1942 con la tecnica del "guazzo" nei quali racconta tutta la sua vita: l'infanzia felice, gli studi accademici, la rielaborazione del suicidio della madre, la fuga dal nazismo fino ai giorni prima dell'arresto. Un percorso interiore che già dal titolo appare significativo: Vita? O Teatro?. La sua opera, completa anche di testi e musiche, è cadenzata come un vero e proprio copione teatrale. Nel racconto della tragedia Charlotte riscatta la sua personalità di donna, una donna che per mezzo della propria arte, fuggendo ogni vittimismo, si scrolla di dosso gli orrori che la circondano.L'intera sua opera si trova allo Joods Historisch Museum ("Museo storico ebraico") di Amsterdam. Fonte wikipedia.









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