L'avevo letta anni orsono in un centro occupato a Londra, e l'avevo cercata disperatamente perché credo sia uno dei testi più belli, dolci, commoventi rispetto alle relazioni uomo-donna che abbia letto nella mia vita, e rispetto al dolore delle costrizioni cui siamo soggetti nella stupida e violenta società in cui viviamo.
L'unica cosa su cui non sono d'accordo è la conclusione: liberarsi dalle costrizioni sociali su quello che deve essere il nostro ruolo è uno sforzo inaudito per entrambi i sessi.
Oggi l'ho trovata casualmente in rete, e con tutto il cuore ve la segnalo.