LE PIETRE RISORTE.
Con l’ultimo boccone di pane, gamberoni argentini e cipolla vernina con la pastella fritti, insalata con la cipolla fresca, mentre prendevo il rosso bicchiere, mi è venuto un bel pensiero di ricordo del pisano Paolo di Rifondazione. Non mi spiego il perché, però mi ha fatto molto piacere. (Ricordo da un racconto di Vasco).
P E R P A O L I N O
Sei morto e non ci credo
Mi hai di nuovo sorpreso
Ti vedo forte e puro all’infinito
Grande compagno piccolo e fine
Combattente nelle caverne
Con Spartaco contro Roma
A Parigi per la Comune
A Mosca nell’Ottobre
In Spagna e Ovunque
Fiero per il riscatto
Partigiano italiano
Internazionale liberatore
Grande carattere ribelle
Comunista
Semplice
Rosso rivoluzionario
Sempre!
Volontario saresti andato
Per la libertà palestinese
Fino all’estremo sacrificio
La morte usuale e vigliacca
Con il tuo corpo
Scomparse
Il tuo spirito indomito
Perpetuo libero liberatore
Germinar del nostro Ideale
Fiore di ogni stagione
Immortale.
Rileggendo la poesia mi rido
Cazzate
Avresti detto
Ma ormai ho scritto.
-Renzo Mazzetti-
(venerdì 23 maggio 2014)
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