per sfortuna che c'è Pick

Da Tinynoemi
c'è confusione.
e nemmeno la brunetta dei ricchi e poveri può salvarci. c'è una epidemia di ansiogena inconsistenza ed approssimazione in ogni dove.
osservo per deformazione a-professionale le vite degli altri - soprattutto attraverso la rete - e quello che mi pervade è uno sconfortante,atomistico ed epidemico senso di confusione. ma non si tratta di quelle belle irregolarità esistenziali che fanno tanto mente brillante, genio e sregolatezza; nè tanto meno una diagnosticabile ossessione patologica del tipo disturbo compulsivo, che fa molto qualcuno volò sul nido del cuculo.è piuttosto una latente e non meglio identificata alterazione sensoriale che ci fa camminare come tanti mr magoo nelle vite degli altri alla ricerca di una strada abbastanza nostra da non averne rigetto ma sufficientemente estranea da non essere troppo coinvolti.è tutto molto "liquido", giusto per riciclare sempreverdi reminescenze sociologiche, tutto irrimediabilmente vitale ma senza troppo impegno o costanza. uno stato di crisi che altera la sua stessa condizione resistendo più a lungo dell'eccezionalità che etimologicamente gli garantiva plausibile esistenza. una scusa istituzionalizzata dallo spread, che diventa la migliore scorciatoia per ovviare a qualsivoglia sforzo o slancio definitorio che rischi di farci essere un po' meno alla moda, non sufficientemente indefiniti. non adeguatamente camaleotici. jamais!!!contrapposta alla bulimina degli I like ora c'è l'anoressia della spontaneità e una incontenibile ansiogena propensione alla perdita di controllo. tante piccole e confuse vite costruite tra la propria esclusiva e personalissima crisi diffusa e stilosa e le perversioni più ancestrali dei biases attribuzionali.

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