‘La grande bellezza’
‘Il passato’ di Asghar Farhadi, il flm candidato dall’Iran
Ormai tutti i candidati all’Oscar per il migliore film in lingua straniera sono noti. La possibilità per ogni paese di nominare presso l’Academy un proprio film scadeva il 1° ottobre, e dunque la lista oggi, 9 ottobre, è al completo (eccola). Primo bilancio: quest’anno sono 76 i titoli che concorrono, ed è un record. Uno, si sa, è il nostro La grande bellezza di Paolo Sorrentino, oculatamente scelto una ventina di giorni fa dall’Italia come proprio candidato. Sui media cartacei e digitali la si mette giù fin troppo facile, scribacchiando senza cognizione di causa che quest’anno ce la si può fare benissimo visto che di concorrenti temibili non ce ne sono. Falso. La corsa all’Oscar per il migliore film straniero è sempre molto accidentata e ad alta imprevedibilità, dunque diamoci da fare con un sano lavoro di promozione e lobbying senza dare niente per scontato. Poi titoli forti e fortissimi da cui vedersi ce ne sono, eccome, a partire dal danese Il sospetto fino al cileno Gloria. Per non parlare di outsider come il film dell’Arabia Saudita Wadjda che, uscito da noi nella massima indifferenza con il titolo La bicicletta verde, sta molto piacendo in America e viene dato tra quelli con le migliori chance. Proprio gli ultimi giorni di settembre è arrivato a sorpresa un altro candidato assai temibile per Sorrentino, Il passato di Asghar Farhadi, presentato a Cannes tra molti applausi, con una formidabile Bérénice Béjo che mica per niente si è portata a casa il premio come migliore attrice del festival. Qualità indiscutibile, e subito piazzatosi tra i favoriti. La stranezza sta nel fatto che Le passé (questo il titolo originale), girato a Parigi in francese con solo qualche parola di persiano, di produzione francese e dunque francese a tutti gli effetti, è stato scelto come proprio candidato dall’Iran. Certo, Farhadi è iraniano e della corsa all’Oscar è un esperto avendone vinti due nel 2012 con Una separazione (migliore sceneggiatura originale e migliore film in lingua straniera), e però non basta a trasformare questo suo nuovo Il passato in un prodotto persiano. Difatti in Iran la sua scelta ha suscitato parecchie discussioni, perché di iraniano c’è dentro ben poco, ma soprattutto perché, secondo l’ala conservatrice del paese, il film non rappresenta al meglio i valori islamici. Diciamo che la sua candidatura si configura come una vittoria dei moderati e più occidentalizzanti. In ogni caso, ha ottime possibilità di farcela. Difatti il sito americano IndieWire, nella sua molto seguita pagina (continuamente aggiornata) dedicata alle previsioni Oscar 2014 lo dà ai primi posti tra i possibili vincitori. E La grande bellezza? Paolo Sorrentino, che nelle predictions di IndieWire un paio di settimane fa era in quarta (e ottima) posizione, adesso scivola fuori dai primi cinque e si piazza al settimo. Come si vede, la guerra è difficile, lunga e va combattuta con astuzia e pazienza.
I favoriti all’Oscar 2014 per il migliore film in lingua straniera secondo IndieWire (al 7 ottobre):
1. Danimarca – Il sospetto, di Thomas Vinterberg
2. Arabia Saudita - Wadjda (La bicicletta verde), di Haifaa al-Mansour
3. Iran – Il passato, di Asghar Farhadi
4. Canada – Gabrielle, di Louise Archambault
5. Australia – The Rocket, di Kim Mordaunt
Seguono:
6. Cile – Gloria, di Sebastian Lelio
7. Italia – La grande bellezza, di Paolo Sorrentino
8. Brasile – Neighbouring Sounds, di Kleber Mendonça Filho
9. Israele – Bethlehem, di Yuval Adler
10. Singapore – Ilo Ilo, di Anthony Chen
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