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Per un democratico stato di cacca

Creato il 17 dicembre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

Giorgio Napolitano (16 dicembre 2011): «L’Italia è chiamata a sacrifici necessari. Siamo chiamati a fare finalmente scelte severe e coraggiose a casa nostra; e insieme a concorrere a soluzioni organiche di consolidamento della moneta unica, di rafforzamento della governance economica e del potenziale di crescita dell’Unione. Come si è già visto nelle ultime settimane, questo contributo possiamo metterci in grado di darlo effettivamente e di vederlo riconosciuto. Siamo ancora immersi in una crisi che è inscindibilmente italiana ed europea, nella scia della crisi globale insorta nel 2008… Un ritorno autorevole dell’Italia al tavolo delle istituzioni europee e nella cerchia di impegnativi incontri ristretti, è già in atto».

«L’Italia deve far fronte a grossi rischi per la propria finanza, per la propria economia. Il Paese deve riuscire a fare bene la sua parte per l’Europa e per se stessa, e quindi chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società in un clima di libertà e di maggiore giustizia».

E l’high-class, Onorevolissimi Giorgio Napolitano e Mario Monti?

E il Vaticano? E i Parlamentari? Perché loro non sganciano un centesimo per far fronte alla crisi che banche e multinazionali hanno creato? Perché si tengono vivi sporchi sporchissimi privilegi antidemocratici?

Questa manovra succhia il sangue solamente ai poveri cristi. Diciamoci la verità.

Meglio sarebbe che l’Italia affondasse tutta, così ricchi e poveri finalmente si troverebbero in un uguale e democratico stato di cacca totale.

Per un democratico stato di cacca

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