Due ragazzi, due ragazzi maschi, salgono sulla metro, si siedono poco distante da me esausti come dopo una corsa, probabilmente hanno preso il treno per un pelo, si prendono per mano e si danno un bacio. Il tizio di fronte a me, che era appisolato, si sveglia nello stesso istante, li vede e dice più a sé stesso che agli altri, con forte accento meridionale “‘sti ricchioni”. Uno vicino a me lo sente, si volta verso di me ed esclama “‘sti terroni”. La signora in piedi, che ha seguito tutto la scena, ancora si rivolge a me e, con l’intento di apostrofare entrambi i protagonisti del botta e risposta, esclama “‘sti cretini”. Ne è seguito qualche secondo di silenzio, in cui tutti hanno guardato tutti, ognuno aspettava la mossa seguente dell’avversario. Io mi sono lanciato fuori dall’esplosione imminente, per fortuna la fermata dopo era la mia.
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