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Per un pugno robotico di dollari - Recensione - 3DS

Creato il 10 settembre 2013 da Intrattenimento

Un robot, un piccone e un mondo sotterraneo da esplorare: sembrano le premesse per un gioco interessante, no?

SteamWorld Dig ha una storia alle spalle decisamente bizzarra, perché è uno di quei pochissimi, rarissimi titoli che nascono in sordina e ottengono un successo incredibile senza ricorrere praticamente a un minimo di pubblicità.

Per un pugno robotico di dollari
Il motivo, poi, ha dell'incredibile: "non abbiamo mai avuto il tempo di realizzare roba pubblicitaria come trailer di gameplay, foto particolari, ritocchi e quant'altro. Siamo pochi, ed eravamo tutti impegnati nello sviluppo", ha spiegato il co-fondatore di Image & Form, Brjann Sigurgeirsson. In altre parole, lo sviluppatore svedese non ha avuto il tempo di pubblicizzare il proprio gioco, e di questi tempi la pubblicità è tutto. O forse no? Certo è che SteamWorld Dig, appena uscito, la pubblicità se l'è fatta da sola, attraverso il passaparola, i video caricati su YouTube dai giocatori entusiasti, e via discorrendo. Prima di giocarlo, anche noi lo conoscevamo di fama. Tuttavia, all'inizio non è che fosse poi così chiaro il motivo di tutto quell'entusiasmo...

Chi va piano...

Dobbiamo ammettere che i primi dieci, venti minuti di gioco non ci hanno particolarmente esaltato. Anzi, a dirla tutta ci hanno persino annoiato. L'incipit è super intrigante: il giocatore controlla Rusty, una specie di robot cowboy in un futuro in cui l'umanità si è estinta ed è stata rimpiazzata dagli esseri sintetici. Rusty arriva a Tumbleton, un paesino diroccato in cui lavorava suo zio, prima di perdersi nelle miniere sotterranee. Ci danno un piccone e ci dicono di andarlo a trovare, e così inizia il gioco.

Per un pugno robotico di dollari
Pochi minuti dopo, scopriamo che lo zio di Rusty non si è perso: è proprio morto, e ora tocca a noi aiutare Tumbleton, trovando le gemme nascoste nel sottosuolo e portandole in superficie. I primi minuti di gioco scorrono così, insomma: notiamo subito l'eccezionale risposta ai comandi di Rusty, che può saltare, rimbalzare da una parete all'altra per risalire le gallerie verticali, e naturalmente usare il piccone per distruggere le rocce. Operazione, quest'ultima, ai limiti del tedio: si può colpire la roccia in tutte le direzioni, e servono tre colpetti per sgretolare un blocco. A volte ci troveremo dentro delle gemme, a volte dei cuoricini che ricaricano la nostra energia vitale. A volte ci troveremo dei nemici di cui potremo sbarazzarci a picconate. Le nostre tasche, per giunta, non sono poi così grandi, e quindi ci toccherà fare su e giù spesso per rivendere le pietre preziose trovate e tornare a scavare. Insomma, le premesse non sono delle migliori: tutto sembra incredibilmente ripetitivo e fin troppo semplice. C'è qualcosa che non quadra, anche perché graficamente SteamWorld Dig è delizioso: è completamente 2D, ma sia il character design generale sia la scelta dei colori hanno qualcosa di speciale. Le animazioni sono eccellenti, la colonna sonora sembra uscita da un vecchio western. Insomma, come fa un gioco così noioso a sembrare così bello?
SteamWorld Dig - Trailer di presentazione
Per un pugno robotico di dollari - Recensione - 3DS
SteamWorld Dig - Trailer di presentazione

... non si arruginisce

La risposta è molto semplice: SteamWorld Dig non è un gioco noioso. Tutt'altro. Lo sono sicuramente i primi minuti, ma poi succede qualcosa. Dopo aver raccolto un po' di gemme, torniamo a venderle e il negoziante di Tumbleton ci permette di comprare un nuovo piccone. Questo è più potente e distrugge in un sol colpo i blocchi che finora abbiamo dovuto colpire tre volte. In più, distrugge anche dei blocchi che pensavano non si potessero sgretolare, e questo ci permette di avventurarci ancora più giù. L'ambientazione comincia a cambiare, il mondo si fa più buio. Ci imbattiamo in qualche rompicapo: tira una leva là, apri una porta qua, niente di particolarmente originale, ma mette un po' di pepe a una formula che stiamo già cominciando a capire. Ben presto dovremo tornare su a vendere altre gemme, ma anche questo procedimento dura poco: le nostre tasche si allargheranno, e questo significa che potremo restare sottoterra più a lungo e raccogliere più minerali prima di tornare in superficie.

Per un pugno robotico di dollari
Subentrano anche tre parametri di cui tenere conto: i cuori di Rusty, cioè la sua energia vitale; l'acqua, con cui alimentare i servomeccanismi a vapore del nostro alter ego robotico, e che si ricarica sconfiggendo alcuni nemici o trovando delle fonti sotterranee; la luce, perché è meglio che la nostra lanternina non si esaurisca, a svariate centinaia di metri nel sottosuolo. E poi ci sono gli upgrade: stivaletti speciali, nuovi picconi, martelli pneumatici, scale, tutto l'ambaradan del perfetto minatore. Ogni nuovo upgrade permette di superare un nuovo nemico o ostacolo apparentemente insormontabile e di raggiungere nuove location. Si può procedere un po' come si vuole, scavando nella direzione che si preferisce in una mappa che viene generata casualmente all'avvio di ogni nuova partita, ma bisogna sempre essere prudenti e scavare usando la logica, onde evitare di restare intrappolati, senza via d'uscita. SteamWorld Dig si potrebbe definire un "Metroidvania", perché ogni nuovo potenziamento apre percorsi inediti e offre ulteriori possibilità. E considerata la qualità del level design, che diventa via via più complesso senza risultare mai pesante, si capisce subito com'è che SteamWorld Dig sia diventato tanto famoso senza bisogno di pubblicità.

All'inizio SteamWorld Dig sembra proprio noioso, con quel tutorial interminabile e tutt'altro che divertente. Ma poi vien voglia di scoprire cos'altro nasconde il sottosuolo, quale sarà il prossimo potenziamento di Rusty, come si evolverà ulteriormente la cittadina di Tumbleton... e quei lunghi dieci minuti iniziali diventano cinque ore in un battibaleno. SteamWorld Dig dura poco per il suo prezzo, ma è una manciata di ore veramente carica di gameplay, incorniciata da un comparto tecnico brillante. A conti fatti, il gioco di Image & Form è uno dei migliori software disponibili sull'eShop Nintendo.

Christian La Via Colli
Christian La Via Colli
@C_Colli

Pro

  • Tecnicamente delizioso
  • Level design di prim'ordine
  • Tanti potenziamenti da sbloccare

Contro

  • I primi minuti sono noiosissimi
  • Un po' troppo backtracking
  • Effetto 3D praticamente inesistente

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