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Oggi parliamo di cinghiale, una carne particolare, non a tutti piace, ha un gusto forte e colore scuro.Il cinghiale è un maiale selvatico, si nutre di radici e di bacche, e per questo che la sua carne è molto compatta e ha quel gusto particolare di selvaggina.Per ottenere un buon spezzatino vi consiglio di marinare la carne nel vino, rosso o bianco,(vedi prossima ricetta) o come in questa ricetta farlo cuocere molte ore a fuoco lento.
circa 1 kg di polpa di cinghialeolio d'olivadue spicchi d'agliomezza cipolla biancauna gamba di sedanouna carotasalviapassata di pomodri (preferibilmente fatta in casa)vino bianco 200 mlbrodo vegetale (non di dado) q.b.sale e pepe.Tagliate la polpa a pezzi uguali tra di loro, fatela soffriggere in un tegame, senza condimento, in questo modo la carne perderà il gusto di selvatico.
Spletate la carota, sbucciate la cipolla e preparate un soffritto unendo anche la salvia ed il sedano, tritalo fine, in modo che una volta cotto, non si riconosca la verdura.
In una pentola fate rosolare uno spicchio d'aglio, quando inizierà a prendere colore, levate, aggiungeteci il soffritto, successivamente la carne,salate e pepate, poi bagnate con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato, aggiungete la passata di pomodoro e fatelo cuocere dolcemente a pentola coperta, girate ogni tanto con delicatezza.Quando il sugo si sarà asciugato, ma il cinghiale non sarà ancora cotto, aggiungete del brodo, poco alla volta.Continuate così fino a cottura ultimata, il mio ha cotto per tre ore e mezza.Mi raccomando non fatelo asciugare troppo, il ginghiale, soprattutto se lo accompagnate con la polenta, dovraò avere una bella bagnetta.