Francesco Aprile
2013-04-08, http://www.salentoinlinea.it
Fondato nel 1976 da Francesco Saverio Dòdaro a Lecce, il Movimento di Arte Genetica ha avuto sede, oltre che nel capoluogo salentino, a Genova e Toronto.
2.Con tale movimento Dòdaro rintraccia la ritmicità, la musicalità dell'opera d'arte, e del linguaggio in genere, nel battito del cuore materno ascoltato in età fetale, considerando il linguaggio come processo di lutto per la separazione del soggetto dal complemento materno.
Giovanni Invitto, docente presso l'Università del Salento, scrive in "La zucca di Cenerentola. L'errore pedagogico" di Giovanna Bruco, che "La tesi di fondo è che la vita psichica si forma alla nascita e che la realtà mentale umana si sviluppa su basi biologiche e non spirituali. Nella nascita ha sede la stessa formazione delle immagini inconsce non oniriche come fulcro dell'attività pensante umana. Ne scaturisce un nuovo concetto di anima, assorbito da un altrettanto nuovo concetto di mentale, "che altro non è che l'evoluzione della vitalità del feto, che dal suo primo rapporto con il liquido amniotico sviluppa la carica libidica originaria nel rapporto affettivo coi propri simili fino a raggiungere quel pensiero verbale che caratterizza la peculiarità della specie umana distinguendola dal regno animale." [...] In colloqui epistolari con l'Autrice, le dicevo che questa tesi a me ricorda un movimento culturale/artistico degli anni Settanta-Ottanta, chiamato Ghen. Francesco Saverio Dòdaro fondò nel '76 il Movimento Genetico, rintracciando la ritmicità amniotica nell'opera d'arte e annodando la condizione poetica ai mourning process. Da questo l'arte diviene il linguaggio del lutto, per la seperazione, per la perdita maternale, e per il distacco dal liquido materno".
3.Eugenio Miccini, autore fondamentale dei linguaggi di ricerca nel panorama italiano e internazionale, aderì al movimento formulando la sua visione secondo cui l'arte come genetica, o di una genetica dell'arte, è possibile tessendo una proposta in cui l'autore, e gli autori che in Ghen hanno operato, conducono o hanno condotto la personale ricerca di una orgine, di una generazione artistica del mondo a partire da esso e dalle relazioni intese come proiezioni future che scoprono relazioni "altre" fra il mondo ed i simboli che in esso operano. Un processo a ritroso come ancoraggio e divenire.
4.Due furono le testate del movimento, Ghen - con redazione a Lecce, e Ghen Res Extensa Ligu, con redazione a Genova.
5.La proposta di Ghen ha interessato la pluridisciplinarietà del discorso artistico, ponendo al proprio interno al contempo una ricerca letteraria capace d'intrecciarsi con aspetti verbo-visivi-poetici, performativi, teatrali, installazioni, arte relazionale, architettura genetica, saggistica.
6.Aderirono o ruotarono attorno al movimento, alle sue riviste e attività, oltre al fondatore Dòdaro, Franco Gelli, Vittore Fiore, Guido Le Noci, Sandro Greco, Corrado Lorenzo, Armando Marocco, Antonio Massari, Enzo Miglietta, Fernando Miglietta, Antonio Paradiso, Ilderosa Petrucci Laudisa, Oscar Signorini, Italo Sider (così si firmava Carlo Alberto Augieri), Franco Verdi, Raffaele Nigro, Franca Maranò, Manlio Spadaro, Lucio Amelio, Center of Art and Communication (Toronto), CAYC Group (Rio De Janeiro), Giorgio Barberi Squarotti, Rolando Mignani, Toshiaki Minemura, William Xerra, Adriano Spatola, Gruppo X, Ernesto de Souza, Alternativa Zero, Experimental Art Foundation (South Australia), Paolo Barrile, Block Cor (Amsterdam), Nicole Genetet-Morel, Jaques Lepage, Stelio M. Martini, Giovanni Valentini, Giovanni Fontana, Pierre Restany, Amelia Etlinger, Vittorio Balsebre, Eugenio Miccini, Giuseppe Panella, Franco Vaccari, Mario Perniola, Franco Rella, Rickard Bottinelli, Bruno Munari, Ico Parisi, Klaus Groh, Claudio Costa, Marialuisa Greco, Angelo Pratolani, Stanislao Pacus, Betty Danon, Vanna Nicolotti, Vincenzo Accame, Biagio Donati, Peter Below, Basile Benoit, Richard Olson, Robin Crozier, Robert Desnos, P. Mesciulam, B. Dellepiane, G. Brixio, G. P. Barosso, S. Cosentino, C. Romano, Luciano Caruso, Marité Bonnal, Mario Galzigna, Rosso Maldolesi, Jean-Luc Nancy, Giorgio Prodi, Carla Savio, Marisa Vescovo, Nicola Bucci, Gianni Carchia, Paolo Prato, Franco Rella, Anna Valla, Viana Conti, Giorgio Bafico, Italo Di Cristina, Giuseppe Zuccarino, Giuliano Galletta, Federico de Leonardis, Aldo Antonelli, Associacion Argentina de Criticos de Arte, Associeted Art Publisher, Rolando Certa, Peter Dudar, Experimental Art Foundation (Australia), Franco Greco, Jacques Lepage, Luciano Inga, Richardt Jasia, Biennale di Venezia - Archivio storico delle arti contemporanee, R. Lamacchia, Biblioteca Provinciale Stigliani - Matera, Jean-Marc Poinsot, Daniela Palazzoli, Roberto Perrino, Osvaldo Peruzzi, Gino Mattaliano, Carlo Fernando Russo, Clorindo Testa, Jorge Glusberg, Franco Torrini, Lea Vergine, Roman Zyla, Adriano Altamira, Grazia Chiesa, Daniele Giancane, Luigi Lezzi, Stefania Lezzi, Elio Marchegiani, Corrado Marsan, Milena Milani, Toti Carpentieri, Alberto Salvati, Vittorio Tolu, Natalino Tondo, Alessandro Zaffarano, Aldo Marroni, Giuseppe Zuccarino, Luca Maria Patella, Arrigo Colombo, Carlo Cioni, Franco di Pede, Walter Vergallo, Nicola Salvatore, Tina Keane, Ruggero Maggi, Gerard P. Pas, Riccardo Dalisi, Bruno Donzelli, Antonio Davide, Shalan Momo, Tonino Sicoli, Tullio Crali, Saverio Ungheri, Sergio Miglietta, Arcangelo Leonardi, Franco Flaccavento, Vincenzo Epifani, Ennio Bonea, Cesare Chirici, Franco Wagner Facilla, Enrico Crispolti, M. Bandini, Anna Oberto, Rolando Pasini, David Drummond-Milne, Antonio L. Verri.