Di Rosalba Caruso. Tragedia nel Bellunese: un’escursionista, colpito da una fulmine, ha perso la vita. E’ accaduto nella parte ovest del Monte Peralba, vicino Seppato. Silvano Bartoletto, 49 anni, di Musile di Piave, si trovava con la figlia ed un amico.
Erano 14.30 di ieri, quando il gruppetto, dopo essere partito dal rifugio Calvi per raggiungere la cima del Peralba, stava percorrendo in discesa il sentiero. I tre avevano già superato il tratto più impegnativo quando, in coincidenza di un ghiaione, sono stati sorpresi da un forte temporale.
I fulmini hanno colpito dapprima il compagno di San Donà di Piave, coetaneo, provocandogli la perdita di coscienza, che lo ha fatto precipitare lungo il ghiaione. La caduta gli ha cagionato dei traumi cranici e lesioni facciali. La bambina, di 8 anni, è rimasta illesa, seppur sotto shock.
E’ stato proprio l’escursionista ferito a dare l’allarme, chiamando la moglie, che si trovava a Pieve di Cadore, dove il gruppo trascorreva le ferie. La coniuge ha subito allertato 118, vigili del fuoco e soccorso alpino di Sappada.
Per il padre della bambina non c’è stato nulla da fare se non dichiararne il decesso, come constatato dal Suem (Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza). L’amico, invece, è stato portato d’urgenza con l’elicottero all’ospedale di San Martino di Belluno. La bambina, che più volte ha ribadito di poter camminare da sola, è stata portata al rifugio Sorgenti, per evitare che assistesse alle operazioni di recupero del corpo del padre. I soccorritori hanno optato per l’intervento degli psicologi per aiutare la piccola, in palese stato di shock.
Gli uomini del Soccorso alpino e della Guardia di finanza della stazione di Auronzo, hanno avvisato la magistratura. L’indagine è stata terminata nell’immediato, constatando il decesso per folgorazione.
Consequenzialmente il magistrato ha concesso il nulla osta per la rimozione. I soccorritori hanno ricomposto il corpo del padre e sollevato la barella con il verricello. Il corpo è stato portato al rifugio Sorgenti del Piave, da dove gli uomini del Soccorso alpino hanno poi trasferito la salma alla camera mortuaria di Sappada.