La risposta è che non si fida. Non si fida proprio perché il capo degli ispettori Onu è Ake Sellstrom, già nel gruppo che trovò le inesistenti armi di distruzione di massa nell’Iraq di Saddam.
E non si fida, ci riporta sempre Blondet, perché la bomba mediatica è stata orchestrata preventivamente come ha avuto modo di affermare Nizar Nayyuf ribelle siriano di base a Londra: “Abbiamo degli scambi di corrispondenza tra dirigenti del Consiglio nazionale siriano e quelli della coalizione, specialmente Georges Sabra, che comprendono indizi e segni su come preparerebbero qualcosa di grave, una sorta di bomba mediatica che esploderebbe al momento stesso in cui la commissione internazionale arriverà in Siria”.
Nella citazione è nominato Georges Sabra, presidente del Sirian National Council, principale coalizione d’opposizione alla Siria che si trova però a fronteggiare AlQuaeda più attiva nel combattere Assad. Per questo sono interessati all’intervento NATO.
Essendo la guerra praticamente finita e volando verso i negoziati Ginevra 2, probabilmente la volontà dei criminali ribelli è quella di destabilizzare, creare caos, morte..per far saltare il tavolo. Senza contare che i video in cui si vedono i bambini colpiti sono del tutto inattendibili, e richiamano più a un set cinematografico che non una realtà (dottori giovanissimi, forse ribelli? bambini dormienti e via dicendo).
Di certo Assad ha arsenali di armi chimiche che servono per difesa nei confronti di Israele che ricordiamo ha centinaia di bombe atomiche: è quindi Israele ad avere tutto l’interesse a fare il primo passo, neutralizzare Assad e le sue difese, per poi avere mano libera e, come ricorda sempre Blondet, puntare all’obiettivo di sempre: l’onnipotenza.