Alberto Sgarlato e Annie La Rouge (foto di Bruno Vescovi) Arriva all’ 8° edizione il Festival Rock “… perchè Bardino è Bardino”, manifestazione nata e cresciuta nell’entroterra savonese - Bardino è il nome di un paese - organizzata dall’associazione “Mulino degli Artisti”, con la collaborazione del Comune di Tovo San Giacomo, in concomitanza con il Festival di Sanremo, per dare un segno distintivo alternativo alla maggior kermesse musicale del nostro paese, contenitore esclusivo che non ha perso lo smalto antico, ma di certo non è costruito sulla qualità e, soprattutto, non rappresenta i gusti del popolo giovanile in toto. Rispetto alle edizioni precedenti l’organizzazione 2015 ha previsto una sola serata di esibizioni, ma la carenza quantitativa è stata compensata dal premio simbolo, quello assegnato ricordando Joe Vescovi a cui la serata è stata dedicata, rafforzata dalla presenza di Bruno, il fratello di Joe, e da qualche ricordo personale dei presenti. Tre in gruppi in gara, due i premi assegnati, quello del pubblico e quello della giuria di “esperti”, di cui ho fatto parte assieme ad Annie La Rouge, musicista intervistata dal cerimoniere Alberto Sgarlato, come testimoniato nel video a seguire. Dopo l’apertura dei 4 Real, vincitori di un’edizione precedente, freschi realizzatori di un album, tocca al primo gruppo in gara, i Sinergia. Il tempo a disposizione, per tutti, è di 20/25 minuti, spazio durante il quale la band genovese propone un pop molto grintoso, con una certa attenzione ai testi ed una riproposizione in chiave rock di trame musicali molto ascoltate nel recente passato.
Sinergia
Il pubblico, accorso
numeroso, dimostra gradimento.
La palla passa poi ai Casta Diva,
provenienti da Lurisia, nel cuneese, e propongono un mini repertorio, solo due
brani, ma sufficienti a far coniare per loro una nuova etichetta, quella di psichedelia
cantautorale - o cantautorato psichedelico - che al di là del termine scherzoso
sottolinea la verve innovativa e la ricerca del nuovo da parte di questi
giovanissimi musicisti. Anche i suoni sono molto “puliti” e non si può che
incoraggiare tale intraprendenza.
Casta Diva
Chiudono la serata i
savonesi Dreamer’
Road, puro metallo musicale che aumenta i volumi sonori e l’entusiasmo
degli amanti del genere.
Dimostrano una certa
presenza scenica e una buona esperienza da palco, cose che si acquistano nel
tempo. Ottimo il frontman, non a caso allievo di Roberto Tiranti.
Dreamer's Road
La serata finisce e l’ombra
di Joe aleggia in sala, ma arriva il momento di premiare i 2 gruppi che più hanno
colpito, ma… non ricordo l’epilogo, e forse in questa mia dimenticanza risiede
lo spirito della serata, musica per tutti e non una gara, ma attraverso il
video a seguire, ogni lettore/ascoltatore potrà stilare la propria classifica!
Arrivederci al
prossimo “… perché Bardino è Bardino”,
nel 2016.
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