È che il fior fiore del tradizionalismo cattolico ha fede in Wikipedia e cita la data della ristampa del catechismo, che infatti è del 1912, mentre la promulga è contestuale alla prima edizione del 1905 con la lettera al cardinal vicario Pietro Respighi, datata 14 giugno 1905, nella quale Pio X prescrive che«l’uso di questo testo sarà obbligatorio per l’insegnamento pubblico e privato». Lo stesso Agnoli, d’altronde, cita la lettera di Pio X che accompagna l’edizione del 1912 e nella quale si legge: «Fin dai primordi del nostro Pontificato rivolgemmo la massima cura all’istruzione religiosa del popolo cristiano e in particolare dei fanciulli, persuasi che gran parte dei mali che affliggono la Chiesa provengono dall’ignoranza della sua dottrina e delle sue leggi».«Fin dai primordi del nostro Pontificato», che inizia nel 1903, e infatti il Catechismo è di due anni dopo.
Ma questo, in fondo, è un’inezia. Notevole, invece, è che Agnoli lamenti che il Catechismo di Pio X sia «oggi tanto negletto dai teologi e dai soloni del rinnovamento e dell’“aggiornamento”»: sarebbe attualissimo. Un esempio basterà?