Qui il video con il discorso integrale.
Sotto, una parte del discorso
Ho tre sentimenti questa mattina, il primo è di gratitudine da parte mia verso molte persone, i giovanissimi che hanno fatto campagna con me. Se riusciamo a chiudere il ventennio sarà grazie ai ventenni. Ho gratitudine anche per Pierluigi Bersani che in questi anni ha speso tutta la sua azione al servizio del Partito, un lavoro massacrante per chiunque.Il secondo sentimento è quello dell'orgoglio per questo partito perché solo in questo grande partito c'è sempre la possibilità per tutti di esprimere le proprie opinioni. Solo nel Partito democratico si può svolgere un Congresso aperto come lo stiamo facendo in questi giorni. Voglio un partito più grande, voglio che alla prossima assemblea ci siano Sel e i verdi. Un partito che allarghi i suoi confini.Il terzo sentimento è coraggio, un po' per quello che è successo nell'ultima settimana attorno al caso Cancellieri. Ci vuole coerenza, bisogna fare quello che si dice. Dobbiamo sforzarci di ricomporre la spaccatura tra "noi" e "loro", come dice Fabrizio Barca su La Repubblica, oggi. Se la realtà è radicale dobbiamo avere una politica più coraggiosa. Abbiamo sbagliato a non votare la mozione Giachetti in primavera, ora ne siamo tutti convinti. Non rinvierei più alcune questioni, come quella del tetto massimo delle retribuzione dei dirigenti dello Stato. In questo paese, dagli anni settanta, sono aumentate le tasse che pagano i poveri e diminuite quelle che pagano i ricchi.Grillo parla di reddito minimo e noi ci ritraiamo, invece dobbiamo affrontare e discutere questi temi. Ci sono due italie tra uomini e donne, tra giovani e vecchi. Anchise si è scambiato posto con Enea, adesso sono i vecchi che sostengono i giovani.Voglio dire a tutti i candidati, che dobbiamo riprendere l'iniziativa politica in modo più energico, affrontare i temi degli F-35, delle spese militari, della questione Europa. Riprendiamo a discutere come forza di Governo ma anche come forza di sinistra. Dobbiamo chiedere a Romano Prodi di iscriversi nel 2014 al Pd. Così come fare una telefonata a Stefano Rodotà riapriremo così il dibattito interno e attirare tutti quelli che a febbraio non ci hanno votato, quelli che richiedevano una maggiore radicalità, una maggiore incisività nelle scelte politiche.