PERCHE’ DOVRESTE EVITARE LE NOCCIOLINE SUL BANCONE DEI BAR?
Questa storia allarmante viene tirata fuori a più riprese e torna in mente a parecchi nel momento in cui allungano la mano verso gli snack sul bancone.
Per quel che ne sappiamo, un simile studio scientifico non è mai esistito, ma nel 2003 l’«Evening Standard» di Londra ha compiuto un giro ufficiale di sei bar londinesi prelevando campioni delle noccioline gratuite. Le analisi hanno rilevato che quattro su sei contenevano enterobatteri presenti anche nelle feci.
C’è di che preoccuparsi circa le abitudine igieniche di molta gente. Nel 2000, l’American Society Microbiology ha domandato a mille persone se si lavassero le mani dopo aver usato il bagno pubblico e il 95 per cento ha risposto di sì. I ricercatori però non erano convinti e così hanno nascosto delle telecamere per vedere come si comportava davvero la gente. La percentuale di quelli che si lavavano effettivamente le mani è risultata del 38 per cento.
Un altro sondaggio condotto negli Stati Uniti ha prodotto un dato ancora più singolare: l’otto per cento degli americani ha così paura di buscarsi germi nei bagni pubblici che tira l’acqua con i piedi.
I francesi, almeno, sono più onesti, o forse meno paranoici: il 56 per cento degli uomini e il 66 per cento delle donne, ha ammesso di non lavarsi mai le mani dopo aver visitato les toilettes. Questo ha suggerito ad un ingegnere francese un dispositivo che chiude gli utenti dentro i bagni dei ristoranti finché non lo fanno.
La storia delle noccioline ricorre identica anche a proposito delle mentine offerte nei ristoranti. Quando la notizia arrivò in Canada e fu riportata dall’«Ottawa Sentinel» nel 1994, le autorità sanitarie regionali mandarono i loro ispettori a verificare che tutte le mentine fossero incartate, oppure offerte in modo da essere mangiate da un’unica persona alla volta.
Ma sono più pericolose le noccioline o le mentine? La risposta è: i cubetti di ghiaccio.
Studi ufficiali condotti di recente su hotel e pub di Cardiff nonché fast food di Chicago hanno riscontrato che almeno il 20 per cento dei cubetti di ghiaccio erano contaminati con «materia fecale» dovuta al fatto che il personale non si era lavato le mani.
Nel gennaio 2010 uno studio della Hollins University di Roanoke in Virginia riferiva che la metà dei drink serviti in novanta locali del posto era risultata positiva al test dei batteri coliformi, indicazione di una possibile contaminazione fecale.
I ricercatori concludevano però con una nota di ottimismo osservando che, comunque, non si era verificata una particolare diffusione di malattie di origine alimentare a Roanoke nel periodo di studio.
Adesso però, laviamoci le mani.