Buona parte della popolazione mondiale consuma quantità di sodio molto superiori ai limiti consigliati. Nel corpo umano il sodio in eccesso viene filtrato dai reni ed espulso attraverso le urine. Quando, però, l’organismo non riesce a liberarsi di tutta la quantità di sale in eccesso assunta, iniziano a sorgere i primi problemi di salute. Il sale inizia ad attirare l’acqua ed a provocare un aumento del volume del flusso sanguigno. Questo determina una maggiore pressione sui vasi sanguigni e sul cuore i quali iniziano a faticare di più nel far circolare il sangue nel corpo.
Ciò causa un aumento della pressione nelle arterie che, con il passare del tempo, può causare malattie cardiache, ictus, malattie renali, asma, osteoporosi e cancro gastrico. Altri studiosi ritengono che solo le persone a rischio di problemi di cuore, con pressione alta, diabete, malattie renali, di età superiore ai 51 anni e gli afro-americani debbano limitare il consumo di sale giornaliero a 1.500 mg, altrimenti è possibile assumerne anche 2.300 mg.
I cibi contenenti le più alte concentrazioni di sodio sono di solito i cibi trasformati, i cibi confezionati, le salse, le zuppe, i salumi, il pane, i cereali ed i condimenti. E’ preferibile assumere alimenti freschi e, soprattutto, frutta e verdura. Si consiglia, inoltre, di non mettere la saliera sulla tavola quando si mangia e di leggere attentamente le etichette dei cibi confezionati prima di acquistarli.