Perche’ falliscono i tour operator?

Da Marimoreno @morenomari

Tutto cominciò nel 2003 con il crack Parmalat che si è portato via 3 tour operator legati al gruppo Tanzi, “Parmatour“, “Going” e il famosissimo “Club vacanze“, questo grande fallimento ha smosso le acque nell’ambiente dei tour operator e la clientela di questi 3 colossi si è spalmata tra la concorrenza facendo nascere nuove realtà che fino a qualche anno prima non esistevano.
Il grande sgambetto ai tour operator però è stato dato dalla crisi mondiale che mese dopo mese ha fatto fuori sempre più aziende non risparmiando certo il mondo del turismo. La mancanza di denaro liquido ha creato una spietata battaglia sui prezzi e una corsa ad offrire il prodotto migliore al prezzo inferiore perché nonostante ci fosse crisi, “la vacanza” è sempre stato un bene intoccabile, la differenza in questo periodo è stata che il povero consumatore, ha pensato bene prima di comprare ed è stata premiata la qualità in proporzione al prezzo.
Nel 2009 è fallito un’altro grande gruppo comandato dalla famiglia “Scotti”, “Teorema” e il suo alter ego a basso costo “Todomondo“, questo gruppo che offriva un buon prodotto sopratutto nei “Bluclub” è stato la prima grande vittima della crisi. Gli addetti ai lavoro che conoscevano il gruppo Teorema sapevano bene che il gruppo aveva qualche punto debole sopratutto nella programmazione aerea dove hanno trattato i clienti in maniera diciamo “superficiale”. Il successo di una società di servizi è sempre stato dato dal “passaparola”, ma mai come in questi anni quando è nato il fenomeno dei forum su internet!
Con i Forum i tour operator non hanno potuto più nascondere gli scheletri nell’armadio e hanno dovuto migliorarsi dando un prodotto sempre migliore perché al primo sbaglio il consumatore ha avuto la possibilità di vendicarsi su internet e credetemi eccome se è stato fatto, anzi, ne è stato pure abusato con la conseguenza che c’è stata una maniacale ricerca alla qualità cercando di non influire sul prezzo…. impossibile!
In passato ho già fatto un’articolo su quanto costa una vacanza e vi assicuro che i prezzi dei pacchetti turistici sono veramente sottostimati, i tour operator per poter offrire prezzi sempre più concorrenziali sono costretti a stringere accordi vantaggiosi con le compagnie aeree (in molti casi il viaggio è il costo più sostanzioso del pacchetto), ma come si fa a risparmiare sul costo aereo? Semplice si comprano tanti posti ! Quando i t.o. si siedono al tavolino con le compagnie aeree stringono accordi dove (per le note leggi del mercato) più posti aerei vengono venduti in anticipo per una tratta, più economico sarà il prezzo del singolo posto. Questi sono i “famosi voli charter”.
Per risparmiare sul costo della camera il discorso è lo stesso, più alto è l’impegno verso una struttura e più basso sarà il prezzo della singola camera e quindi come nel posto aereo per poter offrire un prezzo vantaggioso il t.o. è costretto a offrire garanzie riguardo le camere pagando in alcuni casi anche le camere invendute.
Per far fronte a questi investimenti che vengono fatti in largo anticipo, il tour operator compra molti posti aerei (e molte camere) che spesso non riesce a vendere, da questi posti in esubero nascono i noti “last-minute”, “last-second”, pacchetti turistici che vengono venduti SOTTOCOSTO, ma che riescono a far riprendere qualcosa sulle spese sostenute in anticipo che in altri casi andrebbero perse.
Questa corsa per poter offrire un servizio migliore al prezzo minore ha cambiato decisamente il panorama dei villaggi turistici (anche qua ho già fatto un’articolo a riguardo), se prima il villaggio era un tipo di vacanza ricercata solo da alcune fasce di mercato la grande offerta di prodotti e la sempre più alta qualità del pacchetto hanno fatto si che il villaggio turistico con il pacchetto “preconfezionato” dal tour operator sia diventalo la vacanza più conveniente. Il target di clientela si è allargato a 360 gradi e se prima era un’ambiente dedicato solo ai giovani, adesso sono i giovani a “scappare” dal villaggio turistico diventato una vacanza per vecchi.
Mentre il modo di fare villaggio cambiava quelli che l’hanno “inventato” sono crollati, nel 2010 è fallito il simbolo che ha creato il villaggio turistico in Italia, il gruppo Ventaglio. Nei famosi “Ventalcub” la qualità è sempre stata molto alta, ottimi servizi, ottima animazione e un prezzo proporzionato ai servizi offerti, ma troppo alto in un periodo di mercato in crisi. Insieme a Ventaglio è fallito anche il partner “Columbus“, specializzato in vacanze più economiche.  Questa perdita ha lasciato il mondo del turismo italiano senza un leader vero e proprio, esiste sempre il gruppo Alpitour che è sempre stata l’azienda più grande nel mercato italiano, ma la società è divisa in così tanti prodotti che non ha un identità ben precisa, sopratutto per quanto riguarda la villaggistica dove è sempre stata debole.
Il turismo in questi anni oltre alle crisi ha subito diversi alti e bassi legati a problemi politici e meteorologici etc., i vari attentati hanno creato non pochi problemi agli operatori, ma il colpo di grazia è stato dato dalla “Primavera araba”, con le guerre civili in Egitto e Tunisia sono venute a mancare 2 mete fondamentali, sopratutto per la qualità/prezzo, nell’estate 2011 tutti i tour operator Italiani hanno sofferto per queste crisi e il mercato ha portato altre vittime come “Sprintours“, tour operator Italiano, ma con proprietà Tunisina che lavorava sopratutto in Egitto e Tunisia e “Eurotravel”, tour operator storico con oltre 25 anni di attività.
Ultimi in aria di fallimento sono “Valtur“, un’altro protagonista del mercato Italiano con la sua famosa animazione e “Viloratour” un tour operator giovane che sembrava stesse funzionando.
I Tour operator sono quasi tutti in crisi, al momento pochi riescono a chiudere i bilanci in positivo e non faccio nomi per scaramanzia, il villaggio turistico di una volta ormai è morto e questa corsa al pacchetto più economico ormai ha i giorni contati, le compagnie low cost e la possibilità di comprare vacanze via internet stanno prendendo piede in maniera sempre più consistente e la programmazione di un tour operator non può più competere con la velocità di internet dove i prezzi si adeguano continuamente in base al mercato. Gli Italiani purtroppo (o per fortuna) non sanno viaggiare e ancora non si staccano dall’agenzia solo perchè partirebbero senza la sicurezza di tornare a casa, ma i giovani di adesso sono più svegli da questo punto di vista, sanno comprare via internet, sono abituati ad organizzarsi da soli e sopratutto snobbano il villaggio turistico che ormai è diventato un prodotto per “vecchi”. Quelli che frequentano il villaggi turistici adesso sono i giovani di 20 anni fa, quelli che hanno legato ai villaggi ricordi più belli delle loro vite, ma non si può vivere di “rendita” per sempre, la prossima generazione è quella che fa tutto con internet e sicuramente per le loro vacanze si affideranno al web…anzi hanno già iniziato!


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