Ragazzo 11enne dirige il traffico in una città in mano ai ribelli
Nella Libia, con molti adulti del ridotto ribelle di Bengasi occupati a combattere le truppe leali al colonnello Gheddafi, Ayman Samir, di 11 anni, scoprì una nuova forma di contribuire alla causa, assumendo il lavoro di vigile ad un'incrocio.
Con la sua giacchetta fosforescente, il mini vigile può essere visto quotidianamente in uno dei principali incroci della città, la seconda più popolosa della Libia.
Lo stesso bambino afferma che, nella impossibilità di lottare contro Gheddafi a causa della sua giovane età, egli vuole aiutare ad abbattere il governo dittatoriale in qualche maniera, ed ha scelto questa, liberando un vigile vero del suo lavoro, che potrà così dedicarsi ai combattimenti.
Fonte: BBC Brasil
Quando si vedono situazioni come questa viene difficile credere alle farneticanti dichiarazioni del ras libico, quando afferma che il popolo lo ama e che lo seguirà fino al sacrificio finale. Sul sacrificio finale non ha sbagliato nel citarlo, ma ha errato le motivazioni. Il popolo libico si sacrificherà fino all'ultimo uomo per ottenere la libertà da questo satrapo sanguinario.
COMMENTI (1)
Inviato il 06 marzo a 16:58
Temo, caro Giancarlo che tu sia un illuso. Bisogna distinguere illusione e verità. Gheddafi ha ammassato le truppe a Tripoli ed ora lancerà l'offensiva per riprendersi le città. I ribelli hanno 8.000 uomini armati, Gheddafi solo di mercenari ha 25.000 uomini, senza contare milizia e esercito lealista. E carri armati e caccia. I rivoltosi sono divisi sul da farsi. I lealisti no. Inoltre Gheddafi non è un politico, è un militare. Mi spiace anticiparti quella che sarà la realtà dei fatti, ma le cose andranno così, a meno di un improbabile intervento europeo.