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Perchè gli iscritti M5S dovrebbero scegliere Bersani

Creato il 28 gennaio 2015 da Alessandromenabue
Ciò che immediatamente risulta evidente anche all'osservatore più disattento è la differenza tra la rosa del Nazareno e quella dei 5 Stelle: da un lato, l'assemblea dei parlamentari M5S, sono usciti dieci nomi tra i quali Zagrebelsky, Imposimato, Di Matteo e Cantone; dall'altro, quello del Padrino Silvio e del figlioccio Matteo, si punta su Mattarella, Amato e Finocchiaro. Da una parte Pelè, Garrincha e Maradona, da quell'altra Esnàider, Dertycia e Gresko. Se fosse una partita di calcio sarebbe interrotta al primo minuto di gioco per manifesta superiorità pentastellata. Il match che si sta per disputare è però un filo più importante e coinvolge tutti gli italiani, compresi quelli che non seguono il football. Gli iscritti al M5S sono chiamati a scegliere il candidato da proporre ai grandi elettori; la consultazione, che come sempre si terrà sul blog di Beppe Grillo, avrà inizio alle 9 di domani per concludersi alle 14.
Perchè gli iscritti M5S dovrebbero scegliere BersaniMai come in questa occasione gli attivisti pentastellati possono davvero fare la differenza: la scelta di questo o quel candidato può influire profondamente sulla tenuta della tresca del Nazareno, non solo per quanto riguarda l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica ma anche per quelli che sono i loro (nefandi) piani futuri. Molti iscritti del Movimento saranno giustamente tentati di dare ascolto alle ragioni del cuore e votare Imposimato o Di Matteo, nomi eccellenti che in un paese normale potrebbero ambire al Quirinale. Siccome l'Italia non è un paese normale - e neppure minimamente decente - il consiglio non richiesto per coloro che voteranno alle quirinarie online è quello di chiudere il libro dei sogni (senza dubbio meravigliosi ma irrealizzabili) ed aprire quello della necessità. L'urgenza è quella di mettere in crisi la relazione di amorosi sensi tra Renzi e Berlusconi usando come grimaldello la scelta del candidato: gli unici nomi in grado di fare breccia nella maggioranza nazarena e di scompaginare i piani del premier e del leader forzista sono quelli di Prodi e Bersani. Il secondo soprattutto potrebbe provocare una notevole baraonda tra le fila dei democratici, compresi diversi renziani teoricamente fedeli alla linea, perlomeno fino a quando non sono protetti dal segreto del voto. Se poi l'ex segretario democratico dovesse riuscire nell'impresa di salire al Colle (improbabile ma non impossibile, al contrario degli altri candidati del Movimento ad esclusione di Prodi) è verosimile immaginare che, come ha giustamente osservato Alessandro Di Battista, da capo dello Stato potrebbe (più e meglio del padre dell'Ulivo) tenere la schiena dritta. E mettere in ulteriore difficoltà i contraenti del patto del Nazareno: per Silvio addio ai sogni di grazia, per Matteo addio ai sogni di (vana)gloria.

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