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Perché Grillo non attacca mai Berlusconi?

Creato il 09 dicembre 2013 da Catreporter79
Analisi che personalmente condivido ma alla quale ritengo vadano aggiunte alcune iniezioni valutativeLa contiguità, sotto il profilo antropologico, sociale, politico e culturale tra Grillo e Casaleggio e il “tycoon” di Arcore. Tutti e tre imprenditori, tutti e tre “self made man”, tutti e tre grandi comunicatori, tutti e tre settentrionali, tutti e tre allergici all’impianto pedagogico e normativo del dirigismo sindacale

“Strategists” e “specilaist” dei leader pentastellati sanno bene che la porzione maggioritaria dell’elettorato italiano si riconosce nel moderatismo e nel conservatorismo (segmenti tuttavia distinti e non sovrapponibili), collocandosi a destra; pertanto, un urto costante e virulento contro Berlusconi ed il suo cartello politico-elettorale risulterebbe controproducente perché confinerebbe il M5S a sinistra, nell’immaginario dell’ italiano (esplicativa a tal proposito la presa di posizione, immediata, contro l’abolizione del reato di clandestinità e l’ambiguità su Resistenza e 25 aprile). Berlusconi non è meno rapace di Togliatti ma Grillo e Casaleggio sono più astuti di Giannini.

Grillo e Casaleggio sanno di non avere nessuna possibilità di sopravvivenza, in un confronto diretto con l’arsenale mediatico berlusconiano. Il M5S non dispone infatti (almeno in via ufficiale) di emittenti televisive, radio e nemmeno di testate cartacee (eccezion fatta per una quota de Il Fatto Quotidiano detenuta dal creativo di Ivrea). Attraverso un metodo “mielkiano” di dossieraggio-killeraggio sostenuto dalle sue batterie della persuasione, il Cavaliere è stato in grado di esiliare dalla vita pubblica e politica personalità come Boffo, Fini, Giannino e Marcegaglia, e Grillo non sarebbe certo un bersaglio difficile, considerate le molte zone d’ombra nella sua vita privata come nella sua carriera imprenditoriale (immaginiamo sotto elezioni uno speciale su Canale 5 avente come oggetto un’intervista-confessione a Cristina Giberti, astutamente corredata dalle immagini della sua famiglia prima e da quelle del fuoristrada ridotto in un ammasso lamiere poi. Lo shock emotivo nella pubblica opinione causerebbe un’ emorragia di milioni di voti, per il soggetto pentastellato)

 



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