Diciamocelo sin da subito: è un trailer spettacolare.
Se promette anche solo la metà di quello che si vede, potrebbe essere il miglior GTA della storia.
Il perché?
Semplice.
Vediamo se siete d’accordo anche voi.
Al di là della rivoluzione videoludica che la Rockstar ha avviato con l’acerbo (ma sempresialodato) GTA 3 per Playstation 2, apripista in senso globale del “free roaming”, è da GTA Vice City che il brand entra di diritto nel cuore di noi appassionati.
Catapultati nella “Miami” degli anni ’80, alle prese con una scalata al vertice criminale che manco Scarface (oh oh oh! I bravi artisti copiano, i grandi rubano!),
Tommy Vercetti è un personaggio dannatamente carismatico e, dal mio punto di vista, il miglior personaggio di tutto il brand GTA. Vice City è una città tentacolare, sfavillante e luccicante come solo una delle metropoli del divertimento mondiale poteva essere negli anni ’80.
E poi diciamocelo: la colonna sonora di Vice City, con tutte quelle canzoni che hanno fatto a pieno titolo la storia della musica…Valeva da solo il prezzo del gioco.
Holà, Thomàs! (cit.)
GTA Vice City, per l’epoca, era un gioco perfetto.
Ma alla Rockstar non basta, e così decide di migliorare la perfezione.
Nasce così GTA San Andreas.
Da “Miami” ci spostiamo a “Los Angeles”, dai favolosi anni ’80 passiamo ai ben più sporchi anni ’90, e dalla scalata al vertice criminale di Tommy, passiamo alle lotte tra gang rivali dei quartieri malfamati. Il protagonista, Carl Johnson vuole fare il “gangsta mothafuck”, controllare il giro di spaccio e far diventare il suo gruppo la crew dominante.
Le implicazioni a livello politico e sociale sono maggiori, vengono introdotte nuove innovazioni ludiche sotto tutti gli aspetti: si può personalizzare CJ a propria volontà (a partire dal vestiario fino al fisico), si possono prendere parte a minigiochi interessanti (io alla corsa dei cavalli all’epoca ho vinto roba come 15 milioni di dollari scommettendo i 500.000 che avevo sul brocco di turno; non ho più avuto problemi da AmmuNation quando dovevo comprare l’arsenale per le missioni), bisogna gestire i territori sotto il proprio controllo e tenerli al riparo dagli attacchi delle varie gang rivali, e così via.
Un gioco magistrale, che poteva contare su ben tre location differenti (San Andreas, San Fierro e Los Santos).
I fratelli della crew. Vatti a fidare...
Non parlerò dei vari spin-off di GTA, e non mi soffermerò più di tanto su GTA IV, che per quanto mi riguarda è stata una delusione.
Dopo Vercetti e CJ ci aspettavamo tutti un personaggio cazzuto, e non quella noia mortale di Niko Bellic, che io personalmente avrei preso a calcagnate sulle gengive dall’inizio alla fine del gioco. Liberty City sviluppata su PS3 mi ha regalato ore di giocazzeggio puro, ma sempre a causa di Bellic, mi sentivo a disagio.
L’altro giorno apro questo fantastico trailer su GTA 5.
E cosa mi sono trovato davanti?
Quello che aspettavo da anni.
La naturale evoluzione di Vice City, San Andreas e quello che Niko Bellic avrebbe dovuto essere.
Dal trailer, infatti, capiamo che potremo mettere le mani su tre personaggi giocabili, ovvero Michael, Travor e Franklin.
Michael è un boss della malavita. Ha “money, pussy & respect”, ma c’è qualcosa che lo turba, e come nel bellissimo film di Ramis con DeNiro e Billy Cristal, “Terapia e Pallottole”, è in analisi. È, a conti fatti, quello che potrebbe essere Tommy Vercetti 30 anni dopo.
E tornare a dominare il regno criminale di una città è una delle cose che ogni amante di GTA vuole SEMPRE fare.
Un boss sotto stress(?)
Per chi non è soddisfatto di Michael, c’è Franklin.
Dalle colline smaltate e altolocate di San Andreas (sì, avevo dimenticato di dirlo: si ritorna a San Andreas!), passiamo al ghetto.
“Yo Brotha!”
Ci sono brotha vestiti di verde. Ovunque. E Franklin bazzica questo simpatico ambientino dove forse – sarebbe bello se fosse così, visto che il verde era il colore della sua gang – CJ e la sua crew hanno il controllo definitivo del territorio anche a distanza di vent’anni.
Non fosse così, poco male.
Franklin è sin da subito il novello CJ.
E chi non voleva tornare a crivellare di proiettili le gang rivali?
Piccoli gangsta crescono
Infine Trevor.
Con quella faccia un po’ così, da Jack Nicholson scazzato.
L’outsider.
Quello che avrebbe dovuto essere Bellic, e che invece non è mai stato.
Quello coi contatti giusti, la vita un po’ a puttane, che ascolta musica country, che è manovalanza quando serve, pugno di ferro quando c’è da menare le mani, ma che anche chi conta rispetta.
Quello che possiamo immaginarci anche un po’ come “linea comica” di questo GTA, ma che già dalle prime immagini emana cazzutaggine da ogni singolo pixel.
E' già il mio idolo...
Can’t wait.
Seriously.
Can’t wait.
Un cane idrofobo sbava meno di me davanti a questa immagine
GTA V.
17 Settembre.
Quello che probabilmente sarà il miglior GTA della storia.
Voi che dite?