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Perché guardare Quarto grado o Chi l'ha visto quando c'è questo?

Creato il 08 aprile 2011 da Cannibal Kid
Perché guardare Quarto grado o Chi l'ha visto quando c'è questo?The Killing(prima stagione)USA 2011Rete americana: AMCRete italiana: Fox Crime (in autunno)Creato da: Veena Sud (dalla serie danese The Killing)Cast: Mireille Enos, Joel Kinnaman, Bill Campbell, Michelle Forbes, Kacey Rohl, Katie Findlay, Richard Harmon, Brandon Jay McLarenGenere: ragazze scomparseSe ti piace guarda anche: Twin Peaks, Il silenzio degli innocenti, Mystic River, Il collezionista, Cold Case
Cosa sono passati, vent’anni? E forse finalmente ce l’abbiamo, un degno erede, anzi un gemello, di Twin Peaks.La sparata è di quelle grosse e va presa con le molle, almeno per ora, visto che si basa solo sul doppio episodio pilota, un’ora e mezza che fanno molto ben sperare per il prosieguo della serie. Prima di creare aspettative troppo alto meglio precisare subito che di Twin Peaks ce n’è stato solo uno e (probabilmente) non ce ne saranno altri. Infatti in questo nuovo The Killing (almeno per ora) manca il tocco di genio di un David Lynch, le musiche sono ottime, davvero angoscianti, ma quelle di Angelo Badalamenti erano Storia, e non c’è la stessa componente di follia, i personaggi strambi, la dimensione onirica che avevano trasformato quella serie in leggenda.Detto tutto questo, The Killing è un prodotto di qualità davvero notevole, che denota subito personalità e il cui unico difetto sembra al momento la mancanza di una forte originalità nella storia. Però per una volta posso chiudere un occhio su questo aspetto, perché la serie sa conquistare con le sue atmosfere che riportano dritte ai primi anni Novanta, a Twin Peaks così come a Il silenzio degli innocenti. E dove altro ambientarla allora se non a Seattle, la capitale del grunge? La rainy city qui mostrata è però ben lontana da quella pop-porno di Grey’s Anatomy, ed è molto più scura e inquietante.
Perché guardare Quarto grado o Chi l'ha visto quando c'è questo?La storia come detto non è nuova: una ragazza di 17 anni scompare nel nulla in circostanze misteriose e a indagare sul caso c’è un’agente dai capelli rossicci (come Clarice Starling) che si deve trasferire nell’assolata California per sposarsi e condurre una vita tutta nuova e spensierata. A intrappolarla in quel di Seattle però ci pensa proprio questo caso della ragazzina scomparsa, su cui indagherà insieme al nuovo agente, un ex infiltrato dai modi di indagine poco ortodossi ma in qualche strano modo efficaci. Una coppia di detective ben assortita che rinuncia al glamour di Mulder & Scully (i due non sono infatti così attraenti) e, per fortuna, sembra scongiurare anche i soliti pruriti sentimentali di serie come Bones.All’interno del quadro, che non si limita al solito thriller investigativo, entrano anche i famigliari della missing girl e il candidato sindaco della città, con un intreccio politico che rimanda vagamente dalle parti di 24. I ritmi però sono più lenti ma non sonnacchiosi, in pieno stile AMC, il network che negli USA dalla scorsa domenica trasmette la serie. Sì, esatto, proprio il canale di Breaking Bad, The Walking Dead e, soprattutto, Mad Men.
Perché guardare Quarto grado o Chi l'ha visto quando c'è questo?Per quanto riguarda Mad Men, la serie è stata confermata per una quinta e sesta stagione ma, a quanto pare, fino al 2012 non dovremo riuscire a rivederla. Le cose in questa annata televisiva americana si mettono dunque male; di serie nuove davvero interessanti nel primo scorcio di 2011 se ne sono viste poche e quelle poche sono idee “rubate” dagli inglesi (Shameless, Skins, Being Human) o come in questo caso dalla Danimarca; The Killing è infatti ispirato non solo a Twin Peaks (a partire dal claim “Chi ha ucciso Rosie Larsen?”) ma anche dall’omonima serie prodotta nella terra della Sirenetta.Se di idee radicalmente nuove quindi negli Stati Uniti continuano a non vedersene, The Killing è comunque partito con il pilot più interessante del 2011 e grazie a degli ottimi personaggi e a momenti davvero emozionanti centra in pieno l’obiettivo di un buon, buonissimo esordio: creare un forte interesse e lasciare con la voglia di vederne un altro episodio e un altro ancora. È questo che fanno le grandi serie e se anche le puntate successive riusciranno a creare questo desiderio ci possiamo trovare di fronte a un potenziale nuovo cult televisivo. Il rischio con una serie del genere è però quello di incentrare il suo fascino principalmente intorno al caso della ragazza scomparsa e quando i nodi della vicenda verranno al pettine, vedremo allora cosa si inventeranno di nuovo gli sceneggiatori. Della serie danese è già in produzione una terza stagione, questa quanto andrà avanti? Per il momento io rimango sintonizzato.(voto 8)

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