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Perché ho scritto un libro sulla gratitudine.

Creato il 04 dicembre 2015 da Assugoodnews @assunta73

Perché ho scritto un libro sulla gratitudine.
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La vita ci offre tanti momenti di crescita. Spesso bellissimi, a volte dolorosi, altre volte semplicemente decisivi. Se 3 anni fa avessi pensato di essere come sono oggi non ci avrei creduto. Io cosi insicura, con un’autostima bassa, poco tempo per me stessa e in balia del giudizio altrui. Io cosi poco consapevole di quel che la vita mi aveva donato. Fra pochi giorni esce il mio libro “Dire, Fare…Ringraziare” e questo è un ottimo momento per fare un bilancio. Anzi, il momento del bilancio è iniziato quando ho cominciato a pensare a questo libro. Quando ho realizzato che ciò che volevo donare della mia esperienza poteva essere riassunto con una parola: gratitudine.

Ricordo ancora quel giorno di giugno quando Diego e Alberto, i fondatori di Do It Human, mi hanno chiesto di pensare a un libro per loro. Mi sono emozionata. Avevo già scritto un libro ma, in quel momento, era diverso. Allora ho sentito che quello non sarebbe stato un libro scritto per me ma un libro scritto per gli altri. Non volevo che fosse una semplice opera letteraria nata per favorire il mio personal branding ma l’intenzione era quella di dare voce alla mia esperienza per poter dire alle persone : “si può fare”.

E’ chiaro che questo porterà qualcosa anche a me stessa. E’ accaduto mentre l’ho scritto e quando l’ho riletto. Accadrà ogni volta che qualcuno me ne parlerà o che io ne racconterò. Ma l’intento, quello profondo e autentico, è stato di portare un messaggio semplice, immediato e nato dal mio vissuto personale.

Quando ho sentito questo ho capito che il libro avrebbe parlato di gratitudine.

Perché se osservo il mio viaggio di questi ultimi 3 anni vedo un miglioramento nato dalla consapevolezza di essere grata.
Quando ho preso in mano la mia vita ho cominciato proprio da li, dallo stato di gratitudine. Giorno dopo giorno ho compreso sempre più quanto avessi ottenuto e conquistato. Sono passata dalle cose più scontate che ci troviamo semplicemente venendo al mondo a quelle che, invece, ho conquistato io con le mie scelte.


La gratitudine non è un “grazie”, la gratitudine è uno stato dell’essere.
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La gratitudine è qualcosa che ci appartiene ma che dobbiamo solo riconoscere e far emergere. A volte mi trovo in macchina e la mente si affolla di pensieri. Me ne accorgo, fermo la mente e mi “connetto” con il presente cominciando a fare un elenco delle cose per cui sono grata in quel preciso istante: l’autista che mi ha fatto passare all’incrocio, il sole che si riflette nello specchietto, Giulia che canticchia, una canzone piacevole alla radio, gli operai che stanno sistemando la strada che percorro ogni giorno.

Questa consapevolezza un tempo viveva assopita dentro di me. Ho scelto di risvegliarla e ora è diventata una meravigliosa abitudine che mi dona sempre un sorriso.

Vivere nella gratitudine è meraviglioso. Per me è stato come scoprire di essere al mondo. Non che prima non lo fossi ma ero sfuggente rispetto alla realtà. Correvo da una parte all’altra senza accorgermi che cosa c’era intorno a me.


Sono stata veramente felice solo quando ho cominciato a vivere nella gratitudine.
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Praticare la gratitudine mi ha riportata qui. Mi ha dato modo di comprendere chi sono, dove sono, perché sono qui. E sapete una cosa? Questo stato di meraviglia mi ha anche aiutato a migliorare ogni ambito della mia vita. Ho migliorato le mie relazioni, ho imparato a vivere con un atteggiamento diverso gli eventi della vita, ho imparato ad ascoltarmi e fare le scelte più giuste per me, ho smesso di essere in balia del giudizio altrui. Sono diventata consapevole e felice. Anzi sono diventata gioiosa.


La gratitudine porta gioia.
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Tutto quello che ho passato in questi anni è racchiuso in “Dire, Fare…Ringraziare”. Se sceglierete di leggerlo troverete racconti quotidiani, riflessioni, esercizi, esperienze.

In Dire, Fare…Ringraziare ci sono io e ci siete voi.

Perché quello che è successo a me può succedere a voi. Perché se io sono riuscita a fare un passo verso il miglioramento, potete farlo voi. Perché se la gratitudine ha aiutato me, sono certa possa aiutare anche voi.
Perché ne sono cosi sicura? Provatelo. Dedicate del tempo alla gratitudine – un mese può bastare – e poi raccontatemi.

Come mi piace sempre dire: non credete alle mie parole, provatelo. Fatelo partendo da qualcuno degli esercizi che ho proposto in questo blog, dal diario della gratitudine o dal libro stesso. Però provateci. Fate questo dono a voi stessi. Lo meritate.


Gratitudine

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