Probabilmente si tratta della migliore della sua carriera, a 31 anni compiuti, alcune rivincite dopo gli attriti con la maglia del City, una nostalgia mai veramente celata per casa sua, l'Argentina, in questo caso il Boca Juniors, la squadra dell'infanzia: da bambino fu adottato da Segundo Tévez, prendendone il cognome, proprio per ottenere un nuovo cartellino.
Ci sono alcune valutazioni da fare, soprattutto di natura economica, per capire fino in fondo il perché la Juventus non può permettersi di farlo partire "aggratis", come si suol dire. Tevez è costato alle casse bianconere 9 milioni di euro più 6 di bonus legati ai risultati (conquista campionato e qualificazioni in Champions), obiettivi tutti puntualmente centrati. Così, la cifra complessiva dell'operazione conclusa nel giugno del 2013, ammonta a 15 milioni di euro.
Entriamo nei dettagli dell'ammortamento: Carlos Tevez è stato iscritto a bilancio per 16,2 milioni di euro che, tradotto, significano 5,4 milioni a stagione. La Juventus ne ha già ammortizzati 10,8 ed ecco perché bisogna ancora sborsare 5,4 milioni per raggiungere il totale del valore, esattamente la cifra che il Boca Juniors deve coprire se vorrà portare via da Torino l'argentino con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto (giugno 2016).
Come andrà a finire questa vicenda è difficile da dire, sicuramente il silenzio di Tevez alimenta rumors e voci di mercato, ma è probabile che l'indiscrezione di un'offerta del Boca Juniors da 4 milioni più bonus a stagione per l'argentino, con contratto fino al 2018, sia verosimile. Non basterà questo però, come detto, servono almeno 5,4 milioni di euro per convincere la Juventus (e Agnelli, Marotta, Allegri...) a lasciarlo partire. Ma anche questa cifra, alla fine, potrebbe non bastare.
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