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Perché il Laicismo è definitivamente Morto.

Da Spiritualrationality

 



Perché il Laicismo è definitivamente Morto.

Il laicismo è definitivamente morto, perché una complicazione tecnico-sociale l’ha liquidato. Poteva esistere solo a condizione che l’ambiente fosse favorevole alla vita religiosa. Nel Diciannovesimo secolo il clima era ancora favorevole, anche se storici superficiali lo hanno negato. Oggi la situazione è una delle più sfavorevoli. Sembra che la condizione umana si orienti verso la inevitabilità del conflitto, ed è certo che la condizione di guerra continuata è inconciliabile con i dettami della Chiesa. Perché cento anni fa era possibile la formula del laicismo: «libera Chiesa in libero Stato»? Semplicemente perché lo Stato di fatto rendeva possibile la convivenza. Perché gli uomini di quello Stato potevano essere anche dei volterriani, ma il loro esserlo era qualcosa di esclusivamente «loro». Lo Stato non se ne risentiva. Come se uomini adulti tenessero oggi tra loro discorsi riprovevoli e sconvenienti ma avessero cura di allontanare le orecchie dei minori, per non offenderle. Nessun volterriano del 1850 si sarebbe permesso di propagandare le sue idee in modo da offendere il sentimento religioso dominante. «Non offendere» era un imperativo al quale la classe borghese era ossequiente, la classe di chi aveva il potere. Cioè lo spirito dominante era ancora quello della dottrina cristiana. Il proletariato era fuori questione per lo Stato non per la Chiesa che controllava con la sua organizzazione capillare (le parrocchie) la vita del popolo. La Chiesa poteva concordare ed accettare la formula «libera Chiesa in libero Stato» o almeno non dare battaglia, perché in definitiva era una semplice formula.

L’educazione del popolo era lei a controllarla. Aveva perduto un piccolo gruppo della borghesia che aveva il potere, ma non osava certo di questo potere, il piccolo gruppo, servirsi con mentalità volterriana. E’ stata la tecnica che in pochissimi anni ha messo delle minoranze al governo in condizione di manovrare delle masse.

Laici oggi non si può essere. Lo sono coloro che rinunciano ad essere veramente delle persone, perché stanchi, troppo stanchi, coloro che non sopportano la tragica condizione umana del presente, coloro che si chiudono in se stessi, diventando solitudini minacciose, perché in quanto solitudini hanno di fatto negato la «carità» del colloquio.

 

Articolo liberamente tratto da uno scritto del filosofo Albero Castelli.

 


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