La decisione tanto attesa è arrivata alle 13:24 di questo giovedì 5 novembre: il TAS ha respinto il ricorso di Valentino Rossi.
Era nell'aria, una decisione sinceramente ipotizzabile, difficilmente mi sarei aspettato un provvedimento differente. Ho tradotto per intero il comunicato pubblicato sul sito del Tribunale Arbitrale dello Sport - anche noto come Comitato Arbitrale dello Sport o Camera Arbitrale Sportiva, come si vedrà proprio nel comunicato -per dare modo a tutti di prendere diretta visione delle spiegazioni rilasciate a Losanna.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha respinto la richiesta di Valentino Rossi di sospendere l'esecuzione della decisione emessa dai Commissari Sportivi FIM, il 25 ottobre 2015. Pertanto, la decisione dei Commissari Sportivi FIM di imporre 3 punti di penalità sulla patente pilota di Valentino Rossi, a seguito di un incidente con Marc Marquez durante la gara Shell Malesia Motorcycle Grand Prix tenutasi il 25 ottobre 2015, rimane, e Valentino Rossi inizierà il prossimo (e ultimo) evento della stagione, che si terrà a Valencia / Spagna il 6-8 novembre 2015, dall'ultima posizione in griglia. Dopo la gara in Malesia, la Direzione Gara FIM ha scoperto che Valentino Rossi aveva deliberatamente allargato l'azione di guida per portare Marc Marquez fuori traiettoria, con il conseguente contatto che ha causato la caduta di Marquez. Per tale violazione del regolamento FIM, la Direzione Gara FIM ha imposto 3 punti di penalità sul patentino del pilota, una sanzione confermata più tardi dai Commissari Sportivi FIM. Dal momento che Valentino Rossi ha già 1 punto di penalità per un incidente risalente all'inizio di quest'anno, questa decisione lo porta ad un totale di 4 punti di penalità. Sulla base dei regolamenti FIM, un pilota con 4 punti di penalità deve iniziare la gara successiva dall'ultima posizione in griglia. La richiesta di sospensione è stata depositata presso il CAS il 29 ottobre 2015 da Valentino Rossi; con il suo appello chiedeva che la decisione dei Commissari Sportivi FIM - sulla penalità di 3 punti - fosse annullata o almeno ridotta. L'arbitrato del CAS, nominato di comune accordo tra le parti (Prof. Ulrich Haas / Germania ), ha sentito i rappresentanti del sig. Rossi e della FIM presso l'ufficio del TAS di Losanna, al fine di pronunciarsi esclusivamente sulla richiesta urgente di una sospensione, per stabilire se Valentino Rossi sarebbe dovuto partire dall'ultima posizione in griglia a Valencia. L'arbitrato del CAS ha rilevato che non sono state soddisfatte le condizioni per concedere la sospensione (della sanzione, ndr), il che significa che la sanzione imposta dalla FIM dovrà essere scontata nel prossimo Gran Premio a Valencia.
Nel comunicato appena riportato, c'è qualche riga di spazio per Jorge Lorenzo, il quale in data 2 novembre - è scritto - ha presentato richiesta di partecipare all'arbitrato del CAS; la sua decisione è però stata respinta. Ecco che si arriva allora all'importante chiusura del comunicato:
La procedura di arbitrato è ancora in corso e una decisione definitiva nel merito verrà presa in una fase successiva. Cosa vuole dire il TAS con questa chiosa? Ci sono alcuni nodi da sciogliere e chiarire. In sostanza, nei prossimi mesi l'arbitrato deciderà se Valentino potrà essere beneficiario di una riduzione della sanzione. Diciamo che a Losanna sono sostanzialmente certi che anche nei prossimi mesi la decisione ultima sul caso non muterà e sarà comunque sfavorevole a Valentino Rossi. Ma anche qualora VR46 dovesse, per un caso straordinario, beneficiare di una riduzione della sanzione, i punti di penalità scontati verrebbero sottratti dalla sua patente pilota senza - per così dire - nessuna retroattività, senza quindi intaccare in alcun modo né il risultato di Sepang né quello di Valencia.
Sul caso di Sepang mi sono già espresso e ho detto coma la penso. Quello che avverrà adesso in pista nell'ultima gara della MotoGP 2015 metterà la parola fine a questa incredibile stagione.