Magazine

Perché in America ci sono frecce giganti sparse nel deserto?

Creato il 05 settembre 2014 da Moveup

Scritto da: Carlo Bonaccorso 5 settembre 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 26 visite

frecce giganti

Ci sono frecce giganti in calcestruzzo sparse per i deserti del Nord America. No, nessun delirio, né sospetto di tracce aliene: è quello che rimane del servizio aereo postale degli anni ’20 del Novecento. In quegli anni, infatti, nasceva negli USA il servizio Airmail, come metodo per velocizzare la consegna della posta e sostituire quello precedente ormai troppo obsoleto, ma da subito i piloti riscontrarono non poche difficoltà durante i loro viaggi, soprattutto quando le condizioni atmosferiche non erano buone. L’uso delle cartine geografiche non era più sufficiente ed il senso dell’orientamento trovava così non pochi problemi. Preso atto di tutto ciò, nel 1923, il governo americano decise di creare una sorta di sistema d’agevolazione per i piloti postini: la costruzione, appunto, di queste frecce giganti.

L’utilizzo del sistema delle frecce giganti

Di colore giallo, lunghe 21 metri e distanti tra loro circa dieci miglia, le frecce giganti che ancora oggi è possibile vedere nel deserto avevano lo scopo di facilitare il viaggio degli aerei postali, sostenendoli soprattutto nei periodi maltempo. Questi enormi segnalatori erano sormontati da grandi torri alte quasi 15 metri e contenenti una lampada che veniva usata per segnalarne la presenza. Essi potevano essere viste da una distanza di 10 km.

Nel giro di pochi anni, il sistema trovò un enorme successo ma purtroppo durò poco, perché allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, le torri vennero smontate, per essere usate come materiale bellico. Ciò che rimane oggi sono solo alcune delle frecce giganti in cemento, parti di un’idea innovativa per quegli anni, che vengono adesso considerate semplici “reperti” di un tempo che fu.


Commenta l'articolo frecce giganti frecce giganti nel deserto frecce servizio postale americano

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :