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Perchè l'articolo su di un Blog è infinitamente migliore di un video su Youtube
Creato il 05 giugno 2013 da Sommobuta @sommobutaPerché il primo richiede l’utilizzo del cervello da parte di chi è “dall’altra parte”.
Il secondo, no.*
Potrei anche concludere l’articolo così, dato che in questa frase tecnicamente e teoricamente è già racchiuso tutto. Ma vedendo avanzare un’orda di persone inferocite che stanno per lapidarmi…
- SOMMOBUTACHECAZZODICI? -
…forse è meglio dilungarsi un pochino.
Qualche simpaticone, diverso tempo fa, mi ha inserito su Akinator.
Per chi non lo sapesse Akinator è un “bot”, che nelle vesti di un genio della lampada, attraverso una serie di domande mirate e ben precise, riesce a indovinare la persona che l’utente ha pensato.
Il classico giochino per esclusione, insomma.
Ok che sono brutto ma...'na foto migliore non potevate sceglierla?
La cosa che mi ha sempre dato da pensare è la didascalia scelta per qualificarmi: “Youtuber per One Piece”.
Ora, che ci crediate o meno (il fido Dellimellow non ci crederà, perché uno dei suoi discorsi clou è che chi sta su Youtube “lo si per le visualizzazioni”), One Piece Report è nato come rubrica pensata esclusivamente a uso e a consumo degli utenti del Forum e del Sito.
‘Na cinquantina di persone al massimo, per lo più.
Che poi sia andata “oltre”…non mi può fare che piacere, naturalmente.
La rubrica"weekly" più imitata del web. Weekly...Pfff!
Tornando però al nostro discorso di partenza, facciamo finta che io sia veramente uno “youtuber”.
Da “youtuber” che crea contenuti, e da blogger (no, le virgolette non le metto, penso di potermici definire tale dopo tanti anni passati a scrivere minchiate XD) che crea contenuti, per quella che è la mia esperienza personale, ritengo molto più semplice creare un video** (o un vlog) una tantum (o al giorno) che non scrivere un articolo interessante “una tantum” di diverse migliaia di parole, o tenere aggiornata la propria piattaforma quasi quotidianamente con articoli di 6-700 parole.
Creare un video, con i programmi che abbiamo a disposizione (basta anche il Movie Maker di Winzozz), è estremamente facile.
Basta sapere intrattenere un minimo, operare qualche taglio “ad hoc”, inserire una musichetta simpatica in sottofondo, presentare qualche immagine simpatica, inventarsi una serie di intermezzi “comici” al punto giusto…
E il gioco è fatto.
Ci riesce 'sto qua a fare un video...Che ce vo'?
Paradossalmente, più il video è semplice e più parla di argomenti “nazional-popolari”, più il video – che sia valido o meno contenutisticamente parlando – diventerà virale.
Non ci vuole una laurea in marketing per capirlo.
Lo stesso discorso, sotto molti aspetti, lo possiamo fare con un articolo di un blog.
La capacità creativa di chi scrive, associata ad alcuni “mezzi tecnici del mestiere” (a partire dal titolo – che deve essere accattivante, fino ad arrivare all’utilizzo di immagini particolari e invitanti -), consente di tenere il lettore incollato fino alla fine dell’articolo stesso.
E allora perché un blog è infinitamente migliore di un vlog?
Il problema che affligge ogni blogger
Perché il video (quindi il vlog) è un qualcosa che si recepisce in modo passivo.
Siamo la società dell’immagine, dove la cultura predominante è dettata proprio dal “video”. Siamo cresciuti e pasciuti con la tv in cucina e in salotto, che ci ha regalato da sempre informazioni e contenuti in modo rapido ed elementare.
Non c’è da stupirsi se Youtube, la tv 2.0, abbia attecchito facilmente in tutto il mondo.
Rimane il fatto che un contenuto offerto attraverso il video (attraverso il TuoTubo, in questo caso) sia recepito dall’utente in forma passiva.
Una forma che coinvolge vista e udito, certo.
Ma sempre passiva rimane.
Passività...
Leggere un articolo di un blog, invece, richiede attenzione costante dalla prima all’ultima parola.
Un’attenzione che non molti (di sicuro non tutti) sono in grado di mantenere. Che sia un articolo di 100, 500 o 1000 parole, avere di fronte un muro di testo “scritto”, anche solo dal punto di vista psicologico, (può) mette(re) in difficoltà chi è dall’altra parte.
Cosa che un vlog, invece, non fa.
Le parole intimidiscono, i video no.
Ci sono videovlog di gente che parla anche per 45 minuti, un’ora o tre ore di filato (ne ho fatti anche io, eh, non mi nascondo mica dietro un pero – anche perché non riuscirebbe a coprirmi). È molto più facile (fisicamente e mentalmente – per l’appunto) stare a “vedere” ed “ascoltare” qualcuno piuttosto che “leggere” qualcuno. Un vlog te lo puoi mettere in sottofondo mentre fai il caffè, cucini, rassetti casa o sei impegnato in multitasking e in altre 6596458345 mansioni.
Un articolo, invece, ti vincola, perché ti impegna a concentrarti solo ed esclusivamente su di lui.
Gente costretta a leggere...
La cosa strana, la cosa “brutta” (passatemi il termine) è che le persone preferiscono recepire un qualcosa di passivo anche per tempi piuttosto impegnativi (vlog di gente che parla un’ora) piuttosto che attivarsi a leggere un articolo che gli ruberebbe al massimo 5 minuti di tempo.
La domanda che mi sono sempre posto io, infatti, è semplice: a parità di contenuti, potendo riconvertire in maniera “scritta” un vlog da 45 minuti dello youtuber famoso “X”, in quanti perderebbero il proprio tempo a leggere un qualcosa che, rispetto ad un articolo normale di un blog da 7-800 parole, lo supererebbe di almeno 5 volte?***
La risposta me la do da solo: probabilmente in pochi.
I lettori: i soliti "4 gatti"
Questo perché, lo ribadisco, è molto più semplice ascoltare e guardare un video (anche perché oggettivamente è molto più “user friendly”), piuttosto che soffermarsi a leggere.
E pensare.
Spesso (ma qui il discorso è assolutamente personale) gli articoli dei blogger che seguo mi danno input per approfondire le tematiche e i discorsi affrontati sulle loro piattaforme.
Cosa che non mi hanno mai trasmesso, fatte le dovute eccezioni naturalmente, gli youtuber****.
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*Se state pensando che sono di parte...avete ragione.
**Occhio. Non sto parlando di video narrativi che raccontano una storia, dove quindi si richiede un lavoro . Bensì di video dove lo youtuber di turno si mette davanti a una telecamera e blablableggia. Anche per 1 ora e più, alle volte.
***Per il dato alla mano mi sono basato sui miei report. Dall’ultimo, di oltre mezz’ora, potrei ricavarne 5 articoli da 700 parole. Un’intera settimana di blog.
****Se con One Piece Report a qualcuno di voi è venuta la voglia di andarsi a ricercare qualche componente storica, mitologica o sociale riguardante le cose di cui parliamo nel corso della rubrica…beh, allora la rubrica non è poi tanto inutile.
____
Ps: Extra Omnes torna mercoledì prossimo. Ho deciso di tenere una pubblicazione quindicinale rispetto a quella settimanale. Questo perché probabilmente la blognovel fa così schifo che, statistiche alla mano, sono in pochi a leggerla. XD
PPS: aveva fatto un discorso analogo il buon Gianluca, diverso tempo fa. Ma all’opposto (ovvero che il video è meglio del blog).
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