Perché la Coppa d’Africa è trasmessa da Eurosport?

Creato il 02 febbraio 2012 da Marco4pres

Chi scrive in un blog vuole fare bella figura, suscitare ammirazione nei lettori regolari così come in quelli occasionali, magari alterando la realtà quanto necessario da crearsi attorno un alone se non mistico, quanto meno di rispetto.

Io invece voglio essere sincero, confessare un particolare oscuro del mio passato, credo che le poche persone che ho costretto a seguire questo spazio debbano saperlo.

Da bambino ero un pedofilo.

Ho avuto una fidanzatina da quando ho memoria, mia coetanea figlia di amici di famiglia. Ad attirarmi fu la sua assoluta mancanza di seno, che le è rimasta crescendo. Ho più tette io dopo tre flessioni che lei dopo ventisei anni, quasi ventisette. Dopo anni di abbracci, bacetti e “io c’ho il pipì e tu la pepetta”, mi lasciò tra terza e quarta elementare e dovetti dedicarmi, fallendo pateticamente dopo un inizio incoraggiante, a un’altra compagna di classe. Ma a pensarci bene la prima femmina a lasciarmi fu la mia gatta quando morì.

Alle medie mi dibattei infruttuosamente tra le due più belle della scuola, nonché dell’oratorio. Stavolta me la faccio, questo pensa un membro dell’Azione Cattolica Ragazzi a ogni campo scuola, ma se non sei un educatore sei destinato ad ammazzarti di seghe. O al parroco, dipende dai casi. Andai avanti a pane, chiesa e due di picche finché in terza irretii un’esperta primina a cui riuscii facilmente a strappare il mio primo, agognato, orribile bacio. Un anno prima di Harry Potter. Chi è il vero mago, eh? Eh? Andò meglio quell’estate con un’altra ma il bacio, benché al sapore di Cornetto Algida, fu amaro d’addio.

Ma parlando di cose meno divertenti, mi è stato chiesto se prendere in giro le idiosincrasie e le particolarità della mia famiglia o delle persone che conosco non sia una mancanza di rispetto. Io dico solo ad alta voce ciò di cui si ride e scherza al pub, se si è maschi, o non appena ci si gira dall’altra parte, se si è femmine. E poi in cosa sarebbe diverso dal prendere in giro degli estranei? A suscitare una risata non è chi viene preso di mira, ma chi fa la battuta. Non è stupido fare distinzioni tra le “vittime”?

Mi è stato chiesto anche perché, a volte, aspetti un po’ prima di rispondere alle domande, e se non creda di dare l’impressione di star costruendo una risposta non sincera. È tutto il contrario: se rispondessi d’acchito direi con tutta probabilità qualcosa di superficiale e non vero, seppur in buona fede.

Di natura sono impulsivo e distratto, e ho dovuto dare molte risposte stupide alla persona sbagliata prima di cominciare a fermarmi a riflettere, prima di rendermi conto che avrei dovuto imparare a farlo.
«E t’ha menato?»
Peggio, è uscita dalla mia vita.

Avevo quasi venticinque anni e nessun blog.

-m4p-


Filed under: Slivers Tagged: Azione Cattolica Ragazzi, Confessioni, Harry Potter, Infanzia


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