Non è una novità, quasi tutte le donne si illudono di perdere in pochi giorni quello che hanno accumulato nel tempo. Ecco allora fiorire una serie di diete, che vanno dalla dissociata a quella del minestrone, dalla dieta a base di yogurt a quella delle tisane. Tutto per dimagrire, e dimagrire subito!
Sul breve periodo questi regimi apparentemente funzionano, poichè la drastica riduzione dell’apporto calorico porta effettivamente a un calo di peso. Ma è un fenomeno che dura poco, perchè i chili persi si riconquistano con la stessa velocità con cui se ne sono andati. E’ quello noto come effetto yo-yo.
Seguendo un’alimentazione ipocalorica, magari non bilanciata, di quelle che ad esempio non prevedono carboidrati, si elimina soprattutto la massa muscolare, quindi la parte del nostro corpo che consuma di più. E ci ritroviamo con l’organismo che non è più in grado di bruciare le calorie come faceva prima.
Occorre sottolineare che questo non è soltanto il problema delle diete più o meno strampalate, ma avviene anche nelle diete ipocaloriche, calibrate ed equilibrate. Su 100 persone in cura, appena 20 riescono a mantenere una perdita di 9 kg di grasso a due anni di distanza e solo 5 su 100 sanno mantenere una riduzione di 18 kg. Perchè dunque le diete dimagranti sono così poco efficaci? Ecco qualche riflessione:
DA SOLA NON BASTA L’esperienza insegna che seguire solo restrizioni alimentari serve a poco, il successo svanisce in fretta. La dieta deve essere abbinata a un regolare esercizio fisico, che deve diventare una costante di vita, e a un minimo di educazione alimentare, per evitare di ripetere gli errori del passato.
DEVE ESSERE PRATICA Il 99% delle diete parla di grammi, impone pesature, non contempla la possibilità di misurare a occhio le porzioni di cibo, ciò che è invece possible in maniera relativamente semplice. La maggior parte delle diete è scarsamente applicabile nel medio-lungo termine perchè nessuno è in grado di misurare in continuazione ciò che cucina o mangia, soprattutto se c’è da preparare in contemporanea per più persone o si consumano i pasti fuori casa.
DEVE ESSERE PERSONALIZZATA Non basta calibrare calorie, grassi, vitamine. La dieta deve essere personalizzata, cioè assecondare i gusti e le caacità culinarie di chi deve dimagrire. Per avere successo la dieta deve essere appetitosa e non monotona.
DEVE ESSERE FLESSIBILE Per funzionare, una dieta deve inserire al suo interno qualche ‘misurato’ strappo alla regola. Nel giro di un anno siamo costretti a superare le tentazioni gastronomiche di 52 fine settimana, delle grandi feste (Natale, Pasqua, Ferragosto), delle vacanze, degli inviti a cena di amici, matrimoni… Bisogna imparare ad adattarsi con intelligenza, a concedersi sgarri limitati e furbi.
DEVE ESSERE MODERATA Le diete drastiche e troppo lontane dalle abitudini alimentari sono quelle che funzionano meno. Perdere 2-3 chili in sette giorni si può fare per una settimana, la successiva diventa meno possibile, la terza si smette. Scendere lentamente di peso è l’unico modo per dimagrire bene, bruciando grassi e non muscoli. Ed è il metodo migliore per mantenere il calo. L’ideale è perdere non più di 2 kg al mese, il che significa aver smaltito 14 mila calorie in meno tra consumi di cibo ed esercizio fisico.
Per qualche esempio di dieta ‘ragionevole’ visita la nostra sezione DIETE, sempre in aggiornamento.