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Perche’ lo spread non cala

Creato il 10 gennaio 2012 da Speradisole

PERCHE’ LO SPREAD NON CALA

PERCHE’ LO SPREAD NON CALA
Al caro, inutile sputacchiante Gasparri, due parole, così per dire.

Al Senato hai esordito, nell’annunciare il voto di fiducia al governo Monti e alla sua manovra, ripetendo il ritornello che “molti avevano detto che se Berlusconi si dimetteva, lo spread sarebbe diminuito di 100, 200, 300 punti”, e invece, non si è abbassato per niente, ora si attesta addirittura attorno ai 530 punti.

Quindi, secondo te, Gasparri, erano tutte balle quelle che venivano sparate dai detrattori di Berlusconi. Ma modestamente posso dirti alcune cose per spiegarti che quello che hai detto sono “tue” balle.

Per farlo, prendo ad esempio la Spagna. Nel marzo 2011 la Spagna aveva uno spread molto più alto del nostro. E tutti parlavano addosso alla Spagna che era a rischio default.

Per noi Berlusconi emanava ottimismo da tutti i pori e noi, secondo lui, mai e poi mai eravamo in una crisi grave quanto quella della Spagna..Potevano spendere e spandere senza problemi, le banche erano fortissime così pure i portafogli dei cittadini.

Poi è successo che lo spread ha cominciato a salire, ed anche tu Gasparri, hai cominciato a dire che occorreva fare “qualcosa” magari una piccola manovra per rimettere i conti a posto e che comunque tutto questo derivava dai tempi passati in cui governava la sinistra. Hai detto le solite cose insomma senza capire dove stavamo andando e in che pozzo stavamo precipitando.

In luglio è  arrivata la famosa lettera della Bce in cui ci si imponeva di fare immediatamente manovre economiche pesanti, per non fallire.

Per diversi giorni questa lettera è stata tenuta nascosta. Tu e la tua cricca avete preso paura. Berlusconi va in Francia, si prende due calci in bocca da Cristine Lagarde, che senza mezzi termini minaccia di inviare in Italia i controllori del Fondo Monetario Internazionale per controllare se effettivamente gli annunci promessi diventano realtà.

Sai benissimo, Gasparri, che in quella occasione, Berlusconi mentì spudoratamente quando affermò che era stato lui a chiedere la sorveglianza del FMI sui conti dell’Italia. Come sempre Berlusconi stravolge la realtà e cerca di voltare la frittata a suo favore, ma si capisce bene che la cosa gli è stata imposta.

Berlusconi finalmente risponde alla lettera della Bce, con un’altra lettera e la consegna in Europa. Non ci va lui, in Europa, ma spedisce la lettera per posta.

Ci sono scritte tante “cose pesanti per noi” di cui noi, però, cittadini italiani fino a prova contraria, non sappiamo quasi niente. Persino la Merkel si complimenta del “coraggio” su quanto scritto, lo fa a denti stretti, perchè non dimentica il grazioso epiteto “culona” con cui Berlusconi l’ha battezzata. Delle donne lui guarda solo il culo, lo si sa.

Ma lo spread, nonostante il continuo lavoricchio di Berlusconi, le sue disparate dichiarazioni e le vostre manovre scritte, sale vertiginosamente oltre i 530 punti, perché gli operatori internazionali, non credono ad una minchia di quanto scritto da voi.

Contro la tua volontà e contro il parere di tutta la vostra ghenga, Lega compresa, il Presidente della Repubblica prende in mano le redini e praticamente dimette un Berlusconi riluttante e impone un governo di tecnici, da tempo invocato dalle forze politiche dell’opposizione.

Inizia Il governo Monti che in appena 20 giorni tira fuori una cura da cavallo, la porta personalmente in Europa. Il Parlamento italiano, certamente intimidito ed impaurito l’approva. Diventa legge. Manovra credibile e durissima, come sappiamo, per tutti noi cittadini soprattutto per chi sta peggio.

Ma tu Gasparri, ti sei beato (e continui) e insieme a te tutti i tuoi compari in parlamento, dicendo che nonostante Monti, e le manovre pesanti, lo spread sale inesorabilmente. Quindi l’ostacolo non era Berlsconi.

E’ vero, sale, mentre quello della Spagna scende. Strano, ora siamo noi a soffrire nonostante il cambio del presidente del consiglio in entrambi i paesi.

Come mai? Dove sta la differenza per cui noi siamo ancora con lo spread alle stelle?

C’è che in Spagna un premier, Zapatero, inguaiato come Berlusconi, ha giocato d’anticipo, si è dimesso. Il paese è andato al voto e il nuovo governo non ha avuto neppure il bisogno di varare nuove misure perché i mercati credono che un governo legittimato da un forte suffragio popolare sia più dotato a favorire la crescita e il rientro del debito.

Da noi, invece, caro Gasparri, è successo che Berlusconi ha passato la mano, assai malvolentieri, solo quando il mondo gli crollava addosso. E’ stato sostituito da un tecnico, cui è stato affidato il compito di fare il lavoro “sporco”, perché, non dovrà poi sottoporsi alla sfida elettorale.

La situazione quindi è molto diversa tra Spagna ed Italia ed i mercati sono assai sensibili a queste differenze. Infatti oggi, nonostante 5 manovre ed un presidente del consiglio diverso, in Italia lo spread si mantiene alto.

Soprattutto perchè la maggioranza in Parlamento, quel parlamento che deve approvare le manovre di Monti, è sempre la stessa ed un giorno sì ed uno no, anche oggi,  minaccia di “staccare la spina”.

Lo sai perché Gasparri? Perché nel mondo è cresciuto a dismisura il discredito verso il nostro paese ed il mercato ha decretato Berlusconi inaffidabile. Questo giudizio negativo permane anche con Monti presidente del consiglio e purtroppo con una maggioranza che vede Berlusconi ancora in primo piano.

E quindi ci vorrà altro. La strada davanti c’è ed è quella delle elezioni. Quando finalmente il paese darà il suo consenso a chi si mostrerà più credibile per attuare il risanamento attraverso la  crescita, i mercati cesseranno di subissarci e ci premieranno.

Solo allora, Gasparri, potremmo dire di avercela fatta, a dispetto tuo e del tuo padrone.

Lo spread non cala, e non calerà, finché il Parlamento non sarà rinnovato e finché non ci sarà un governo legittimato da un forte suffragio popolare.



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