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Perchè migrare al Software Libero

Creato il 09 luglio 2013 da Marcocicconetti @MarcoCicc
Essendo questo argomento abbastanza vasto, ho preferito suddividerlo in 2 parti: nel primo post descrivo come il software proprietario limiti l'utilizzo del proprio PC e perchè conviene migrare al software libero; mentre nel secondo come possiamo migrare nel migliore dei modi, prendendo come riferimento il progetto LibreUmbria.
IntroduzionePartiamo da un dato di fatto: un qualsiasi desktop, per poter funzionare, necessita di un sistema operativo e di programmi applicativi. Il sistema operativo desktop più diffuso è Windows, prodotto dalla Microsoft, che può essere ottenuto in un unico modo: comprarne la licenza. L'altro metodo è copiarlo illegalmente.
Ma perchè Windows è così diffuso e quindi siamo “costretti” ad acquistarlo?
Semplice: non è facile trovare desktop nuovi senza Windows. Merito di Bill Gates che, con la sua nota multinazionale, attua un'aggressiva campagna di diffusione del proprio sistema operativo, stipulando accordi commerciali con le case produttrici che operano in campo informatico.È anche vero, però, che fino a qualche anno fa non c'era una reale concorrenza, tanto che gli utenti e le Pubbliche Amministrazioni si sono trovate obbligate ad usare Windows come sistema operativo. Gates si è trovato nel posto giusto al momento giusto; ha colto la palla al balzo, creando, di fatto, un vero e proprio monopolio.
Gli oneri e i limitidel software proprietario: i costi delle licenze. 
Come sappiamo, sono abbastanza elevati, diversi a seconda delle varie edizioni e nella maggior parte dei casi inclusi nel prezzo del desktop che andiamo ad acquistare. La licenza d'acquisto, inoltre, presenta dei limiti non da sottovalutare: non è ridistribuibile, perchè limitato all'utilizzo di un (e soltanto un) calcolatore; ha un codice sorgente segreto, quindi non è possibile studiarne il programma, né modificarlo in base alle proprie esigenze.
Quanto detto finora per Windows è applicabile anche alla più famosa suite d'ufficio proprietaria cioè MS Office,  costituita da un programma di videoscrittura (Word), delle presentazioni (Power Point), i database (Access) ed i fogli di calcolo (Excel), tutti strumenti che per essere usati richiedono l'acquisto di una licenza che va rinnovata ad ogni nuova versione.
Da qui la necessità di passare al software liberoMa cos'è in realtà?Il software libero è un software pubblicato senza alcun costo di licenza(GNU GPL, GNU LGPL, Apache License e BSD),che permette:
  • a chiunque di utilizzarlo, adattandolo alle proprie esigenze;
  • di accedere al codice sorgente, incoraggiandone lo studio e le modifiche;
  • la possibilità di ridistribuirlo in un numero di copie illimitato;
  • la possibilità di migliorarlo, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

Tra quelli più diffusi c'è Libre Office,un software di produttività libero ed open source.Sviluppato da The Document Foundation, è rilasciato secondo i termini della licenza GNU LGPL e come tale liberamente scaricabile, modificabile e ridistribuibile dagli utenti.I componenti di LibreOffice sono:
  • Writer, programma di videoscrittura con funzionalità simili e supporto ai file di Microsoft Word;
  • Calc, un foglio elettronico, simile a Microsoft Excel;
  • Impress, un programma per la creazione di presentazioni multimediali simile a Microsoft Powerpoint;
  • Base, un programma di creazione e gestione di database, simile a Microsoft Access;
  • Draw, un programma di grafica vettoriale e uno strumento di diagrammi simile a Microsoft Visio; include anche caratteristiche simili al software di desktop publishing come Microsoft Publisher e Scribus (altro programma open source molto diffuso nel mondo dell'editoria);
  • Math, un programma per l'elaborazione di formule matematiche che possono essere incorporate in altri documenti della suite LibreOffice, come quelli creati da Writer o Calc, inserendole nel documento.

Cadenza dei rilasci
The Document Foundation tende a rilasciare nuove versioni di LibreOffice ogni 6mesi.Vengono mantenute 2 versioni stabili: l'ultima disponibile, come anteprima delle nuove funzionalità implementate, e la versione precedente, rivolta alle aziende che offre maggior stabilità e sicurezza. A queste va sommato un canale di sviluppo per i più temerari.
Per maggiori informazioni e per supportare il progetto questo è il link del sito ufficiale di LibreOffice: http://www.libreoffice.org/

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