fonte: Jezebel
Stiamo confondendo le nozioni di razzismo e razza
A scrivere è Christina Patterson, nelle pagine di “i”, la versione economica (€0.10) dell’Independent, in data 1 giugno 2011. L’articolo di commento nasce da due episodi: Naomi Campbell offesa dalla pubblicità della Cadbury; Ben Douglas chiamato “negro” – apparentemente in amicizia, dal parrucchiere delle celebrità James Brown.
James Brown a Ben Douglas:
Ho vissuto a New York per anni. Conosco un sacco di fratelli. Non prenderla nel modo sbagliato ma alcuni dei miei cugini sono stati con dei neri.
La Patterson lista le domande che Douglas avrebbe potuto porre ma invece di rimanere senza parole:
- quando dici “fratelli” è perchè sei cattolico?
- perchè mai dovrei essere interessato alla vita sessuale dei tuoi cugini?
- per “fratello” intendi nero? perchè t’assicuro che non siamo fratelli …
Alludendo che la pubblicità della Cadbury sarebbe potuta essere una creazione Berlusconiana per la fantasia, la Patterson dice:
Siamo confusi perchè pensiamo che nero vuol dire essere fico.
Pensiamo che essere nero abbia a che vedere con lo sport, con l’essere molto attraente o sexy.
Sembra quasi che pensiamo che conoscere una persona nera, far sesso con una persona nera o conoscere qualcuno che lo faccia, sia un’informazione cool per un bianco o per un nero.
La conclusione del pezzo porta poche speranze, perchè a detta di Christina Patterson, è a dir poco improbabile che un nero diventi primo ministro nel Regno Unito. Considerato che ce ne sono pochi anche all’università: su 15,000 professori, solo 50 sono neri.
Questa è il Regno Unito. E in Italia, quanto è cool conoscere un nero?