Napoli. Quattro adolescenti decidono di compiere la loro prima rapina. A muoverli è la stessa fretta di diventare grandi, di accedere a un mondo dove tutto sembra più facile. Daniele, Francesco, Mario detto la Iena, e Capa grossa inquadrano il loro obiettivo. È Adriana, loro ex maestra alle elementari, una donna di cinquant’anni che vive con il marito, operaio della Fiat di Pomigliano in cassa integrazione. Si può diventare grandi con una rapina così?
CRISTINA ZAGARIA ha vinto il Premio CITTA’ DI CAVA DE’ TIRRENI e ha ottenuto la “menzione speciale” dalla Giuria letteraria dell’edizione 2010 del Premio TRACCE DI TERRITORIO – Sezione Riccardo Bacchelli.
La Zagaria dà una rappresentazione di quella parte di realtà che troppo spesso non va in pagina, ma che presuppone la notizia criminale. Lo fa seguendo i dettami della Ortese e della Serao, immergendosi con uno spirito lieve in un mondo che non è suo, ma che non sfugge a chi ha occhi per vedere.
Vincenzo Aiello, Il Mattino
Cristina Zagaria ha 34 anni. Nasce a Carpi, vive cinque anni a Bergamo e poi torna in Puglia, a Taranto, città della suaf amiglia, dove si sente a casa. A 25 anni viene assunta dal quotidiano La Repubblica e lavora nelle redazioni di Bologna, Bari, Roma, Milano e ora Napoli, dove vive. Ha pubblicato Miserere (Dario Flaccovio, 2006), Processo all’Università. Cronache dagli atenei italiani (Dedalo, 2007), L’osso di Dio (Dario Flaccovio, 2007).