Fino a qualche tempo fa (tenendo conto che parliamo di internet, un lasso di tempo circoscrivibile a un anno è equiparabile, nella mente dei fruitori, a un periodo precedente il Big Bang) avevo una simpatica routine quotidiana:
- aprivo Word;
- consultavo la mia agendina;
- scorrevo il dito su uno dei seimila argomenti (o idee di argomenti) ivi scarabocchiati;
- sceglievo cosa scrivere;
- martellavo la tastiera allegramente fino al raggiungimento della “fatidica soglia” delle 6-800 parole;
- sceglievo le immagini;
- pubblicavo l’articolo;
- lo spammavo un poco in giro sul mio circuito internettiano;
- voi lo leggevate;
- eravamo tutti(?) contenti.
Poi è successo qualcosa. Basta guardare il numero lapidario presente nell’archivio:
- articoli scritti nel 2014: 198
- articoli scritti nel 2015: 47
- articoli scritti nel 2016: 0
Dal 20 novembre 2015, infatti, il silenzio più assoluto.
E qualcuno (più di qualcuno, in realtà), me l’ha domandato a più riprese: Perché non hai più scritto sul tuo blog?
La risposta può sembrare banale: e non è nemmeno “Non avevo voglia”(o la più classica delle scuse “Non avevo tempo”), ma semplicemente “Non sapevo cosa scrivere”.
Meglio ancora: “Non avevo nulla da dirvi”.
Potrei difendermi strenuamente dicendo che in questi mesi di silenzio (e nel 2015 poco “blogger”) sono stato impegnato a fare altro: ho fatto ricerche per un video (QUESTO) che mi ha portato via MESI, ho scritto un libro su Dragon Ball (QUESTO) che è uno dei bestseller di Amazon Italia*, ho studiato tutti i giorni per un libro che sto preparando adesso, ho letto tantissimo (e ho anche scritto tantissimo – cose che “non vi riguardano”).
Ah, ho anche lavorato “normalmente”, che si sa, fare il blogger-youtuber-“scrittore indie” non è un “lavoro vero”.
Insomma, no: non me ne sono stato proprio con le mani in mano.
Solamente che, questa volta, il blog non era tra le mie “priorità”.
L’ho sempre scritto: “Continuerò a scrivere su questo salotto virtuale fino alla fine dei miei giorni, o fino a quando mi divertirò a farlo”. In questi 4 mesi di “silenzio” #totaletombale non mi divertiva scrivere qui, e come già detto, semplicemente “non avevo nulla da raccontarvi”.
Tutto qui.
E sono sempre stato dell’opinione che quando una persona non ha niente da dire, è meglio se resta in silenzio. Ho visto tantissime volte bei blog e siti internet incorrere nella “sindrome del loop scrittorio”, ovvero piattaforme che, in mancanza di “contenuti”, iniziavano a riciclare cose scritte, dette e ridette in altre salse in altri articoli sempre tutti uguali.
Terrificante.
Poi l’altro giorno ho iniziato a pensare: “Ah, ma come sarebbe interessante fare un articolo su…”
E ancora: “Ah, di questo mi piacerebbe scriverci due righe sul blog…”
E di nuovo: “Uhm, magari ci faccio un pezzo sul Viagra della Mente”.
Sì: si è riaccesa la lucina.
E l’agenda è tornata a riempirsi di “idee” per gli articoli.
E quindi eccoci qua.
Di nuovo.
Non ce ne siamo mai andati, nel senso che, come ho sempre detto, per quanto mi riguarda, il me stesso online è formato dalla triade blog-fanpagefacebook-youtube.
Se non sono su una (o due) piattaforme, sono al 100% sulla terza.
E poi comunque è successa questa cosa singolare che nonostante nel 2015 abbia scritto ¼ degli articoli del 2014, abbia fatto comunque più visite uniche dell’anno precedente.
Abbiamo sfondato il muro dei 3 milioni di visitatori unici.
Non male, per un blog “morto”.
Vi pare?
Pensate se per ogni visitatore unico avessi ricevuto, chessò, 1 centesimo.
Ora avrei da parte 30.000 euro.
Ma poi sarebbero arrivati quelli famigerati del “Ah, ma allora ci vuoi guadagnare?”, perché, come detto sopra, quello “online” non è un “lavoro vero”.
Prendo l’impegno di scrivere 3 articoli a settimana.
Lunedì-mercoledì-venerdì.
Magari di voi ce li siamo persi per strada a causa della mia incostanza (e "morte" internettiana), ma anche se saremo (di nuovo) “pochi ma buoni” andrà bene così.
Bentornati**.
POTREBBERO SICURAMENTE PIACERTI
Onepunch Man: Uno dei migliori manga degli ultimi 150 anni
ONE PIECE: Tra folklore, mitologia e fumetto
Come si fa una recensione sui fumetti
--------
*La differenza tra me e quelli che se la spacciano con le questioni "5000 copie vendute certificate"(cit.) è che se cliccate QUA potete vedere i bestseller dell'anno scorso. E in fumetti e manga, indovinate chi c'è?
**Sì che poi ci sarà quello che mi scriverà: “Eh ma buta anche le altre volte era un “bentornati blablabla”, e poi “ciao”, non hai scritto più una mazza”.
Eh, oh: c’avete ragione, colpa mia.