Vado al Campidoglio oggi. Non ci vado per chiedere a Marino di restare perchè purtroppo (purtroppo) vedo chiaro che non ci sono le condizioni. Ci vado perchè quello è anche il mio posto. Ci vado perchè non ne posso più di leggere cazzate sui giornali. Ci vado perchè se avessimo usato la stessa linea dura a Roma e nel Lazio sui rimborsi regionali mezzo parlamento sarebbe diverso. Ci vado perchè gli ex sindaci di Roma avrebbero meritato lo stesso accanimento, forse avremmo fatto meglio a Roma dagli anni 90. Ci vado perchè in un Paese in cui astensione e antipolitica aumentano, una manifestazione totalmente autoconvocata è un fatto straordinariamente e meravigliosamente politico con la P. Ci vado perchè amo la mia città e siamo arrivati ad un punto così complicato che non so come se ne esce, ma di certo il punto di partenza è la gente che ci sarà oggi. Gente di Roma che ha capito cosa stava facendo la giunta, forse in questi mesi ne ha visto anche i limiti e gli errori, ma ne ha visto la buona fede. È la Roma fuori dai salotti, fuori dal cinema, fuori dalle recensioni di libri tra amici, fuori dalla cappa stantia del potere che si autorigenera da se stesso. Ci vado anche da semplice militante del PD perchè il PD per fortuna non è un monolite, nel bene e nel male. Il PD, un pezzo di PD oggi sarà in Campidoglio. Dobbiamo ripartire da qui.