PERCHE’ QUI.
Perché sono qui? In questo vicolo buio.
Pareti di fuliggine, la puerilità
del futuro che mi aspetta.
Non c’è alcuna prova che sono ancora qui.
Solo lampi acidi di un tempo alla cieca
verso l’oscuro, verso un mondo duro
strappato all’album di amate figurine.
Perché sono qui? Strana morte
che non mi accetta.
Il silenzio strilla di ambiguità sepolta viva.
Mentre li sento, loro ridono.
In ginocchio qui non te ne accorgi
c’è anche un percorso inverso,
mentre come tanti mi sono perso.
Chissà se ieri ero nei suoi pensieri?
Tante volte il tempo si trasforma in farsa,
se per far la spesa mi ritrovo sempre steso
sui gradini di una chiesa.