Ieri, 18 febbraio la prima puntata del Festival di Sanremo è iniziata con qualche intoppo, oggi già si leggono impressioni e critiche ma è troppo presto per giudicare. Tuttavia alcune cose vanno dette. Il Festival di San Remo è una manifestazione canora, tema centrale quindi la MUSICA da ascoltare e valutare…con spensieratezza. L’inserimento in apertura della protesta drammatica di chi da mesi non riceve uno stipendio a significare un malessere generalizzato caratterizzato da una crisi economica senza precedenti che attenaglia la Nazione, francamente sia per contesto (opulento) che per tematica legata al contesto, musicale, ha reso sia la scena del “tentato suicidio” che le motivazioni che l’accompagnavano poco credibili e rese ancor meno credibili dall’indugiare della telecamera e dall’aria di sufficienza di Fazio nel dare lettura veloce e sommaria della “lettera di denuncia” . Il palco di Sanremo non è il luogo giusto nè opportuno per “trattare” di disperazione, di drammi sociali e miseria, soprattutto se si pensa ai compensi che percepiscono i presentatori della kermesseo anche i compensi percepiti dagli ospiti per limitarsi a sorridere, un vero schiaffo alla dignità di chi giorno dopo giorno non ha di che campare!Meglio parlare di musica allora…e trattare certi argomenti nelle opportune sedi lontano da luci, lustrini e …pance piene!