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Perché scrivo? Jón Kalman Stefánsson

Creato il 11 ottobre 2015 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

PERCHÉ SCRIVO? – La rubrica dedicata ai perché della scrittura

Jón Kalman Stefánsson

Scrivo per non soffocare, disse un poeta islandese. In altre parole perché non posso fare altro, non riesco a farne a meno.
Perché respiro, perché scrivo, per uno scrittore dovrebbe essere la stessa cosa. Ed è per questo che risulta impossibile rispondere. O se non altro dare una risposta seria.
Scrivere è un instancabile tiro alla fune tra dubbio cocente e felicità creativa.
Scrivere è sfidare costantemente sé stessi, percepire di continuo i propri limiti.
Scrivere è consegnarsi alla mercé degli eccessi. La battaglia è tutta lì, nel trovare parolae che siano vive, che abbiano un’anima luminosa. Perché le parole devono brillare.

Estratto da I pesci non hanno gambe, il nuovo romanzo dello scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson (Iperborea, 2015), autore, tra l’altro, della trilogia Paradiso e inferno (definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni), La tristezza degli angeli e Il cuore dell’uomo.

Jón Kalman Stefánsson è nato a Reykjavík nel 1963. Prima di diventare scrittore, è stato pescatore, professore, bibliotecario e poeta. Ambienta i suoi romanzi in un  passato che assorbe tutti gli elementi del presente. Con la penna del poeta ci parla delle contraddizioni del suo paese tra identità e paura dell’isolamento.

Foto in evidenza: Jón Kalman Stefánsson, Copyright-©-Einar-FalurWeb

Foto di Jaime González

Foto di Jaime González

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