Per queste festività Roberto Saviano, su Twitter, ha postato i suoi auguri a tutti gli italiani, coloro che hanno abbandonato la loro terra e anche chi è rimasto e tenta di resistere. Ma resistere a cosa?
Forse, credo, a questo sfacelo globale. Molti, e stiamo sempre più aumentando, hanno aperto gli occhi e non credono più ciecamente alle false parole che i masse media, i politici e tutti coloro che sono nel giro di giostra governativo stanno propinando.
Stanno aumentando siti dove vengono denunciate le porcherie ed i sotterfugi che puntualmente questi governi stanno attuando.
Mi sono chiesta se fosse utile divulgare e parlare di tutto questo e, ovviamente la risposta non può essere che si, ma in fianco alle denunce è giusto anche il momento di provare a proporre qualcosa di costruttivo per poter quindi, uniti tutti insieme, provare a cambiare.
Innanzitutto ho compreso che
- E' di assoluta importanza cambiare il nostro modo di vedere, sentire e vivere la realtà che ci circonda
- E' importantissimo comprendere che se ciascuno di noi capisce e fa suo il concetto che la realtà è una nostra costruzione, allora ne deriva che sta nelle nostre mani il fatto di ottenere un'esistenza positiva o negativa, quindi è nostra responsabilità diventare veramente sovrani del territorio in cui viviamo e di noi stessi (pensieri,ed azioni).
- Il bene ed il male non sono prestabiliti, come fino ad oggi ci hanno fatto credere. Non è assolutamente vero che noi abbiamo solo la possibilità di scegliere se abbracciare il bene o viceversa, siamo noi a creare con il pensiero, le parole e le azioni queste due "entità". Il nostro libero arbitrio sta, quindi, nel decidere cosa creare.
- Noi siamo entità che non agiscono e non creano solo la sfera personale, poiché facenti parte dell'Universo, siamo interconnessi gli uni con gli altri perciò quello che scegliamo per noi, oltre ad ottenerlo diverrà, inesorabilmente, realtà concreta anche per i nostri simili.
- Ci hanno educato a delegare le scelte e le responsabilità che ne derivano riponendo fiducia cieca in coloro che riconosciamo come nostre guide. Quindi, nel tempo, il nostro interesse e le nostre azioni si sono man mano rivolte al piccolo nostro quotidiano. Ma nel momento stesso in cui i problemi sono diventati troppo onerosi perché abbiamo accettato delle imposizioni senza approfondire e conoscere i cambiamenti effettuati diventa imperativo il fatto che noi dobbiamo cambiare.
- Dobbiamo accettare ed essere consapevoli che non sempre chi detiene il potere, religioso, politico, finanziario e medico sia spinto dall'interesse comune. Dobbiamo comprendere che il bene ed il male sono parte del tutto, dell'universo perché ogni cosa ha in se le due facce e, quindi, ciascuno di noi agisce a seconda delle proprie priorità e dei propri interessi che non per forza coincidono con quelli del resto della comunità. Teoricamente se fossimo tutti protratti verso un unico cammino allora questa dualità di scelte non sussisterebbe ma poiché sin dai tempi più remoti il concetto di "divisione" è stato messo come base, risulta vero che"ciò che è bene per me non è detto che lo sia per l'altro".
- E' doveroso, visti i presupposti enunciati sino ad ora, prendere finalmente il nostro destino in mano ma questa volta diventando protagonisti del nostro divenire, sia individuale sia sociale.
- Siamo giunti nel momento evolutivo in cui tutti quanti noi dobbiamo abbandonare i vecchi pensieri, le antiche credenze ed abbracciare una nuova consapevolezza che contempla una crescita individuale del potere insito in ciascuno di noi che, inevitabilmente, in quanto esseri sociali, si riflette nella collettività. Solo così la realtà potrà finalmente cambiare.
- Nel momento stesso in cui iniziamo questo cammino dobbiamo accettare, senza vivere il peso ed il senso di smarrimento, il fatto che tutta la nostra conoscenza, le nostre sicurezze ed il nostro credo siano non nostri ma solo riflessi di pensieri altrui che inconsapevolmente abbiamo ritenuto nostri. Chiediamoci quindi chi veramente siamo, cosa crediamo, cosa desideriamo e dove vogliamo andare.
- Accettiamo, senza alcun tipo di preconcetto, determinati discorsi valutiamoli e poi liberi prendiamo ciò che sentiamo più vicino a noi e facciamoli nostri.
In queste pagine presenterò interviste con autori di libri, link dei siti, racconti ed esperienza personale delle varie tecniche. Spero possa essere di aiuto a fare chiarezza e che siano di sprono per decidere di passare al prossimo e più elevato livello di consapevolezza.